Cambridge: Marzio Fagioli, 21 anni, aggredito da una baby gang Cambridge: Marzio Fagioli, 21 anni, aggredito da una baby gang

Cambridge: Marzio Fagioli, 21 anni, aggredito da una baby gang

Cambridge: Marzio Fagioli, 21 anni, aggredito da una baby gang
Cambridge: Marzio Fagioli, 21 anni, aggredito da una baby gang (Foto da Facebook)

LONDRA – Ancora un giovane italiano aggredito da una baby-gang nel Regno Unito. Dopo Mariam Moustafa, la ragazza di Ostia uccisa a Londra, questa volta è toccata a Marzio Fagioli, 21 anni, di Pomezia. Che per fortuna se l’è cavata solo con qualche botta.

Marzio è stato preso di mira da una banda la sera del 28 aprile scorso. Stava rientrando a casa in bici, a Cambridge, dopo aver fatto visita alla sua ragazza e collega che lavora al Addenbrooke’s Hospital, quando è stato seguito da un gruppetto di ragazzi, di “circa 16 anni”, ha raccontato a Today. 

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La strada era buia e senza telecamere, e ad un certo punto Marzio è stato raggiunto dal branco. I ragazzi prima lo hanno insultato e poi uno di loro lo ha buttato già dalla bici e tutti si sono messi a prenderlo a calci e pugni.

Marzio non è stato rapinato, solo aggredito, se così si può dire. E’ riuscito a tornare a casa e ha chiamato i soccorsi. E’ stato quindi portato all’Addenbrooke’s Hospital dove è stato medicato: ha un naso rotto, un occhio nero e ferite superficiali alle mani e alla testa.

Ha sporto denuncia alla polizia, e sostiene che i tre che l’hanno aggredito facciano parte di una gang più numerosa. Ma non si fa spaventare:

“Sono venuto in Inghilterra in cerca di opportunità. Oltre la lingue qui c’è più possibilità di far carriera. Non sono arrabbiato. Non ho risentimenti o rancore verso i tre adolescenti che mi hanno fatto questo. Anzi, mi dispiace per loro. Mi dispiace per l’intera classe sociale e la generazione che rappresentano. La rabbia e la violenza gratuita che ho ricevuto sono solo un altro esempio di una società sbagliata e, purtroppo, della scarsa educazione che questi ragazzi hanno ricevuto e che potrebbe condizionare le loro vite”.

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