CALAIS – Campo profughi di Calais, fuori squallore ma dentro… La bellezza che affiora, improvvisa e imprevista, dove uno mai penserebbe di poterla trovare: nel campo profughi di Calais. Una giungla di tende e macerie. Una giungla che soltanto qualche giorno fa un giudice francese ha ordinato di sgomberare. Un fotografo è infatti riuscito ad entrare nel campo in questione e ha scattare immagini non degli esterni diroccati ma dell’interno di quelle abitazioni improvvisate (per il servizio fotografico completo sul sito del Daily Mail clicca qui).
E quello che l’obiettivo di quel fotografo ha saputo cogliere è proprio la bellezza. Una bellezza fatta di cose semplici: giocattoli, mobili fai da te, persino un’aula scolastica. Tutto nascosto in un contesto dove tutto, dall’esterno, sembra indurre alla disperazione più nera. Non manca, tra le altre cose, un’icona di Gesù Cristo. Si trova in una tenda che è stata adibita, da alcuni eritrei di religione cristiana, a luogo di preghiera.
Toccante anche l’immagine della stanza da letto di un bambino. Nella semplicità c’è ordine e i pochi giocattoli, alcuni pelouche che sembrano aver visto giorni decisamente migliori, sono appoggiati in modo meticoloso e ordinato su di un comodino.
E poi c’è la classe. Con tanto di lavagna su cui è impressa l’ultima lezione di inglese cui hanno assistito i bambini. E tanti, tantissimi disegni. Come se si trattasse di un’aula “normale”. Il campo di Calais è destinato ad essere smantellato molto presto. Ci passeranno sopra quelle ruspe che alcuni leader politici nostrani come per esempio il leghista Matteo Salvini hanno eletto a simbolo di giustizia e pulizia. Saranno circa 1000 i profughi che, una volta distrutta la giungla di Calais, verranno distribuiti e ricollocati in altre zone della Francia.