Boom di cani e gatti abbandonati a causa della crisi

LONDRA – Anche i cani e i gatti vivono una profonda crisi economica. Gli animali domestici sentono sulla loro pelle, o meglio sul loro pelo, le conseguenze delle ristrettezze di questi mesi e il ricorso ad un regime di austerity di tutti i Paesi europei. L’allarme arriva dalla Gran Bretagna e a parlarne è il Guardian. L’elevato costo del cibo e l’aumento degli onorari dei veterinari, stanno costringendo tanti padroni a rinunciare alla compagnia di un animale fedele o addirittura ad abbandonarli o trascurarli.

I rifugi che accolgono cani e gatti in cerca di una nuova casa sono stracolmi. Molto più che in passato. E, denunciano gli animalisti, sono sempre più i casi in cui i proprietari degli animali decidono di liberarli in strada o consegnarli al veterinario in attesa di un nuovo padrone. Il Dog Trust, ad esempio, afferma che nel Regno Unito il numero di cani randagi o abbandonati ha raggiunto quota 11 milioni nel 2011, e che 20 animali domestici vengono consengati alle autorità ogni giorno. Il numero delle persone che consegna gli animali a causa di problemi abitativi sarebbe aumentato del 56%. Numeri in tendenza con le cifre riportate dalla Croce Blu (Blue Cross), che segnala un aumento del 50% di abbandoni.

 

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