Cardinale De Paolis: “Nonostante crisi di fede Europa può dare molto alla Chiesa”

ROMA – ”In conclave voterò guardando alla persona, non alla sua provenienza. Nonostante la sua crisi di fede, l’Europa ha ancora moltissimo da dare alla Chiesa: preziose miniere di spiritualità sconosciute alle statistiche”. Lo afferma il cardinale Velasio De Paolis, commissario papale dei Legionari di Cristo e membro della Cassazione vaticana, in un’intervista alla Stampa.

De Paolis riconosce che eleggere un Pontefice è ”una scelta politica e non solo religiosa”, ma ne ridimensiona il fattore geografico. ”E’ vero che in duemila anni non c’è mai stato un Papa extraeuropeo e che oggi la maggioranza dei cattolici vive nel resto del mondo – osserva – ma un europeo non garantisce meno l’universalità rispetto a un sudafricano o a un asiatico”.

”Nella storia ogni volta che la crisi sembrava più insuperabile, la Chiesa ha saputo ripartire con accresciuto vigore”, afferma De Paolis. ”E’ accaduto al crollo dell’impero romano, nella predicazione del sesto secolo alle popolazioni del nord, nell’età’ dell’Illuminismo: Dio suscita persone in grado di affrontare i tempi difficili. Accadrà anche stavolta”.

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