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Catalogna, condannati i leader indipendentisti. Il Barcellona: “La prigione non è la soluzione”

di Redazione Blitz |14 Ottobre 2019 12:22

Una manifestazione degli indipendentisti catalani (foto Ansa)

Una manifestazione degli indipendentisti catalani (foto Ansa)

ROMA – “La pena preventiva non ha aiutato a risolvere il conflitto, non lo farà la pena detentiva inflitta ora, perché la prigione non è la soluzione”. Il Barcellona scende in campo contro le condanne decise dalla Corte suprema spagnola a 12 leader indipendentisti catalani. “La risoluzione del conflitto in Catalogna deve provenire esclusivamente dal dialogo politico” scrive la società blaugrana, schierata con la causa indipendentista -. Il club chiede ai leader politici di condurre un processo di negoziazione che dovrebbe consentire la liberazione di leader civili e politici condannati.

Le pene comminate dalla Corte suprema spagnola.

Pene dai 9 ai 13 anni di carcere sono state comminate dalla Corte suprema spagnola ai 12 leader indipendentisti catalani, fra cui l’ex vicepremier Oriol Junqueras, che sono stati riconosciuti colpevoli, secondo i giudici, di “sedizione e appropriazione indebita”. 

Il carcere è stato comminato a nove dei 12 imputati, già in detenzione preventiva: oltre a Junqueras, la ex speaker del parlamento catalano Carmen Forcadell, i leader indipendentisti Jordi Sànchez e Jordi Cuixart, e gli ex ministri catalani Dolors Bassa, Joaquim Forn, Raul Romeva, Jordi Turull e Josep Rull. Gli altri tre imputati, a piede libero, Carles Mundó, Meritxell Borràs, Santi Vila, sono stati condannati a delle ammende. 

Fonte: Ansa.

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