Cecenia: due gay torturati a morte, 40 detenuti illegalmente Cecenia: due gay torturati a morte, 40 detenuti illegalmente

Cecenia: due gay torturati a morte, 40 detenuti illegalmente

Cecenia: due gay torturati a morte, 40 detenuti illegalmente
Cecenia: due gay torturati a morte, 40 detenuti illegalmente (foto archivio Ansa)

MOSCA  –  Due uomini torturati a morte e 40 tra donne e uomini detenuti illegalmente. La loro colpa? Essere (o essere ritenuti) omosessuali. E’ accaduto in Cecenia, repubblica caucasica della Federazione russa guidata dal discusso presidente Ramzan Kadyrov.

Gli omicidi e gli arresti sono stati commessi nella nuova ondata di persecuzioni contro gli omosessuali iniziata in Cecenia alla fine di dicembre, denuncia l’organizzazione per la difesa dei diritti delle minoranze sessuali Lgbt Network. 

Igor Kochetkov, capo di Lgbt Network, sottolinea che non è possibile avere un numero esatto delle vittime. “Comunque – precisa – sappiamo che gli arresti sono compiuti dagli agenti delle forze dell’ordine e che le persone sono detenute ad Argun”.

La polizia locale – prosegue l’attivista – “impedisce in tutti i modi” che coloro che sono finiti nel loro mirino “lascino la regione o ricorrano alla giustizia. I poliziotti – spiega Kochetkov – sequestrano alle loro vittime i documenti, li minacciano di aprire inchieste penali contro di loro o contro i loro cari e li costringono a firmare formulari in bianco”.  

Le autorità cecene, da parte loro, continuano a negare che esistano gay nella Repubblica. In un’intervista con il reporter della HBO David Scott del 15 luglio 2018, Ramzan Kadyrov rispose ridendo alla domanda sulle persecuzioni dei gay in Cecenia: “Questo è un nonsense. Non abbiamo quel genere di persone qui. Non ci sono gay. Se ci fossero, portateli in Canada. Lode a Allah”. E poco dopo, messo alle strette, ha aggiunto: “I gay sono il diavolo. Non sono umani. Che Dio li maledica per quello di cui ci accusano”.

 

 

 

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