Charlie Hebdo, fermato un sospetto. Ue: “Non possiamo prevenire attacchi”

Charlie Hebdo, fermato un sospetto in Bulgaria: Fritz-Joly Joachin
Fritz-Joly Joachin

PARIGI – Sei terroristi ricercati e un sospetto già arrestato. Ma l’Unione Europea ammette la propria debolezza: “Non possiamo prevenire nuovi attacchi”, ha detto il capo dell’antiterrorismo europeo, Gilles de Kechove, aggiungendo che le prigioni “sono incubatori di una massiccia radicalizzazione” .

Intanto, però, qualcosa si muove. Con un primo arresto legato agli attentati di Parigi. Fritz-Joly Joachim, 29 anni, francese di origine tahitiana, è stato fermato il primo gennaio scorso in Bulgaria mentre cercava di attraversare il confine con la Turchia insieme al figlio di 3 anni.

Inizialmente era stato fermato solo perché la moglie aveva porto denuncia accusandolo di aver rapito il bimbo. Ma adesso su di lui pende una nuova accusa, formulata dopo le stragi di Parigi, che fa esplicito riferimento al terrorismo e a “gruppi organizzati”.

Joachin sarebbe stato più volte in contatto con Chérif, uno dei due fratelli Kouachi, autori della strage alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi. Secondo la Procura di Sofia, Joachin avrebbe partecipato “ad un gruppo criminale armato il cui obiettivo era l’organizzazione di atti terroristi”.

Il giovane francese avrebbe programmato tempo fa di trasferirsi in Siria insieme al figlio, da educare secondo l’Islam radicale. Una volta fermato al confine bulgaro-turco si è difeso dicendo di voler andare ad Istanbul in vacanza insieme al figlio e alla compagna, ma ha lasciato il bimbo, che è tornato con la madre.

Joachin potrebbe far parte dei sei terroristi ricercati da Parigi dopo gli attentati della scorsa settimana.

 

 

 

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