PARIGI – “Non ho figli, non ho una moglie, non ho una macchina, non ho soldi. Può essere un po’ pomposo quello che sto per dire, ma preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio”. Queste le parole del direttore di Charlie Hebdo, Stephane Charbonnier, che sulle pagine del settimanale satirico francese si firmava come Charb, appena dopo la pubblicazione delle controverse vignette su Maometto, nel 2012.
Charbonnier insieme a Cabu, Wolinski e Tignous, è uno dei quattro vignettisti uccisi ieri, 7 gennaio, durante l’attacco alla redazione parigina del Charlie Hebdo e la sua ultima vignetta, pubblicata sull’ultimo numero della rivista, è diventata immediatamente virale a causa del suo contenuto: “Ancora niente attentati in Francia – Aspettate! Abbiamo fino alla fine di gennaio per far sentire la nostra voce”.
(foto da LaPresse)