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Chiara Rizzo in carcere protesta: “La toilette è sporca”

di Maria Elena Perrero |14 Maggio 2014 10:01

 

Chiara Rizzo in carcere protesta: “La toilette è sporca”

MARSIGLIA – “Risparmiatemi la prigione. Qui è tutto sporco, i letti, la toilette”. “La toilette”: dice così Chiara Rizzo, la moglie dell’ex armatore Amedeo Matacena, condannato a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa e latitante a Dubai. Certo, il salto dal jet set di Montecarlo alla prigione di Marsiglia non è da poco. Tanto da far diventare la ex modella quarantenne tra le più belle donne della rocca monegasca, “irriconoscibile” agli occhi di Solange Legras, procuratore generale di Aix en Provence, riferisce Giuseppe Filetto, inviato di Repubblica.

Rizzo avrebbe voluto evitare la prigione:

“Le mie intenzioni erano di consegnarmi alla giustizia italiana ed evitare la galera”.

Ma in cella con altre tre donne, nell’ala femminile della Baumettes di Marsiglia, ci dovrà restare almeno fino a sabato, in attesa, tra l’altro, della traduzione del mandato di cattura europeo da Reggio Calabria.

“Capisco che il carcere non è un albergo di lusso del Principato di Monaco, ma lasciarla libera è un rischio, di fronte ad un mandato di arresto così importante”,

ha spiegato Legras a Repubblica. In Francia non sono previsti gli arresti domiciliari. E il procuratore non può concedere la libertà vigilata:

“on ci sono le esigenze, perché madame Rizzo non ha un lavoro ed una casa in Francia. Ce l’ha a Montecarlo, che non fa parte dell’Unione Europea. Non capisco tutto questo interesse. È un personaggio così importante in Italia? Per noi è una detenuta comune, non c’è ragione di tenerla in isolamento”.

Insomma, nessun trattamento di riguardo per “lady Matacena”.

 

 

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