BERLINO – Germania contro ebrei, 80 anni dopo: i tedeschi vogliono vietare la circoncisione, gli ebrei la prendono come un attacco personale. “Se lo facessero davvero”, spiega la conferenza dei rabbini d’Europa, “non avremmo nessun futuro in Germania”. Ovvero, una possibile “diaspora” degli ebrei tedeschi. Che infatti non ci stanno: è il più grande attacco dopo l’Olocausto. Le leggi razziali in Germania furono emanate nel 1933, 80 anni fa appunto.
”Un divieto della circoncisione mette in discussione l’esistenza della comunità ebraica in Germania”, ha detto il presidente della Conferenza dei rabbini europei Pinchas Goldschmidt. ”Se il giudizio dovesse permanere, non vedrei qui in Germania alcun futuro per gli ebrei”, ha aggiunto il rabbino che ha poi rivolto un appello alla comunità, chiedendo di non seguire la sentenza e di continuare a circoncidere i figli.
Goldschmidt ha spiegato che la circoncisione è una legge fondamentale che la Torah prescrive per l’ottavo giorno dalla nascita di ogni bambino: ”Il nuovo linguaggio dell’antisemitismo è il linguaggio dei diritti umani”, ha aggiunto citando il gran rabbino di Londra Jonathan Sachs.
Per Goldschmidt è infatti ”sconvolgente” che, come emerso da un sondaggio, gran parte della cittadinanza si sia espressa favorevolmente alla sentenza.