COLONIA – Sono diciannove gli uomini indagati dalla polizia di Colonia per le violenze sessuali e i furti della notte di capodanno. Dieci di loro sono richiedenti asilo, nove sono presunti clandestini. Ma presto potrebbero esserci altri indagati. Tra loro avrebbe potuto esserci persino l’uomo marocchino freddato dalla polizia francese nel diciannovesimo arrondissement lo scorso 7 gennaio, mentre tentava di entrare nel commissariato armato di coltello e con in vita una finta cintura esplosiva.
Secondo quanto scrive il tabloid tedesco Bild, infatti, Walid Salihi (questo uno dei diversi nomi con cui il maghrebino si faceva chiamare) aveva chiesto asilo politico in Germania, era stato registrato in un centro d’accoglienza a Recklinghausen, non lontano da Colonia, e proprio a Colonia sarebbe stata registrata la sua sim nei primi giorni di gennaio.
Dalle indagini sulla notte di San Silvestro finora non risulta che gli attacchi alle donne a Colonia siano stati “organizzati o guidati”, ha detto il direttore generale dell’anticrimine del Land del Nordreno Westfalia nel rapporto presentato a una seduta speciale del parlamento regionale stamani a Duesseldorf. Ma per il ministro della Giustizia, Heiko Maas, “quando si incontra una orda del genere per commettere dei reati, deve esserci una certa forma di organizzazione dietro. Nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato”.
Intanto il numero delle denunce è salito ad oltre 500: nel 40 per cento dei casi si tratta di molestie sessuali.
LA CACCIA ALL’UOMO – Mentre le indagini proseguono c’è chi cerca di farsi giustizia da solo. A Colonia, infatti, un gruppo di hooligan, rocker e buttafuori avrebbe lanciato una “caccia all’uomo nel centro storico di Colonia” come reazione alle violenze subite dalle donne a San Silvestro. L’iniziativa, di cui riferisce il Koelner Express, sarebbe nata su Facebook.