Coronavirus su carte di credito Coronavirus su carte di credito

Coronavirus sopravvive sulle superfici, occhio alle carte di credito

ROMA – Le carte di credito rappresentano un veicolo di diffusione di virus e batteri: la trasmissione, comprese la salmonella ed E.Coli, avviene tramite il lettore, se chi l’ha usato in precedenza è ovviamente affetto da un’infezione. Il rischio è basso, puntualizza l’ex chirurgo ortopedico Chike Emeagi, direttore medico della Hampstead Aesthetics Clinic, ma è possibile che il coronavirus sopravviva abbastanza a lungo sulla superficie di un lettore e contaminare la carta di credito.

I batteri e i virus possono infiltrarsi negli angoli e fessure di orologi, anelli, carte di credito, banconote: Emeagi raccomanda di disinfettare le carte e i gioielli una volta alla settimana. Come per le maniglie e i pomelli delle porte anche per pulire le carte di credito è bene utilizzare le salviette disinfettanti mentre per i gioielli, è sufficiente lavarli con acqua e sapone sempre indossando i guanti. Poiché sul coronavirus la conoscenza è ancora limitata, è fondamentale porre un’estrema attenzione all’igiene.

“Qualsiasi superficie può potenzialmente ospitare germi, batteri e virus.” L’Oms di recente ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce il rischio come “basso”, aggiungendo: “Con un’adeguata pulizia delle mani, il rischio di essere infettati dal nuovo coronavirus toccando oggetti, tra cui monete, banconote o carte di credito, è molto basso”.

Vari studi hanno confermato che il virus può rimanere nell’aria per un massimo di tre ore, su rame per un massimo di quattro ore, su cartone fino a 24 ore e su plastica e acciaio inossidabile fino a 72 ore. Chike ha concluso: “Ciò indica che il virus potrebbe rimanere sulle carte di credito o qualsiasi cosa da ore a giorni. I batteri che si trovano comunemente sulle carte includono lo stafilococco aureo, causa principale di infezioni della pelle e dei tessuti molli, la salmonella e l’E. Coli.

Fonte: Daily Mail

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