Copimismo: religione del file sharing ufficiale in Svezia

Pubblicato il 5 Gennaio 2012 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In molti Paesi e' una pratica illegale, in Svezia e' diventata una religione con tanto di riconoscimento ufficiale. Si tratta del Copimismo, italianizzazione dell' originale ''Kopimism'', da''Copy Me'', appunto copiami, che considera il copiare ''un sacramento centrale per l' organizzazione e i suoi membri'' e che vede nei tasti Ctrl C e Ctrl V i suoi simboli sacri.

L'idea di formalizzare in un vero e proprio culto una pratica in realta' piuttosto diffusa come quella di scaricare film e musica dalla rete, nella maggior parte dei casi in modo illegale, è venuta a Isak Gerson, uno studente di filosofia che da due anni si batte per il riconoscimento ufficiale del credo copimista, arrivato poco prima di Natale, da parte del ''Kammarkollegiet'',l'agenzia per i servizi legali, fiscali e amministrativi svedese.

Per la Chiesa del Copimismo, nell'originale la Missionary Church of Kopimism, "l'informazione – si legge sul suo sito – è santa, e copiarla è un sacramento centrale per l'organizzazione e i suoi membri".

"Essere riconosciuti dallo stato svedese – si legge ancora – è un passo verso il giorno in cui potremo vivere la nostra fede senza la paura di persecuzioni".

Il 'culto' non richiede un 'battesimo' formale: "Basta sentire l'atto del copiare e condividere le informazioni come una chiamata sacra – si legge ancora sul sito – per farlo noi organizziamo dei 'copyacting', dei servizi religiosi in cui i copimisti condividono le informazioni con gli altri". Il sito si chiude con quello che è il primo comandamento della 'Chiesa copimista': "Copia e semina".

Peraltro, il mondo virtuale della rete non e' nuovo a essere campo di diffusione di credi religiosi, anche i piu' stravaganti. E' di qualche anno fa il grande successo su Internet del Pastafarianesimo, una religione che credeva nel Prodigioso Spaghetto Volante, creatore di tutto. Una parodia delle religioni piu' ''tradizionali'', un evidente esercizio intellettuale, che ebbe pero' una grande diffusione proprio sul web.