ROMA – E’ allerta globale per il coronavirus, la cui origine è stato individuata a Wuhan, in Cina. I sintomi apparentemente sono quelli influenzali, febbre e tosse. Diversi Paesi hanno preso iniziative per evitare la diffusione ma l’Organizzazione mondiale per la sanità ha fatto sapere, al termine di una riunione del comitato, che è “troppo presto per dichiarare l’emergenza internazionale”. L’epidemia è già stata rilevata in Giappone, Hong Kong, Macao, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Singapore, Vietnam e Stati Uniti. Un caso sospetto è stato segnalato anche a Bari, dove una cantante lirica che è stata in tour a Wuhan è ricoverata in isolamento.
Sei casi sono stati registrati nelle ultime ore anche nel Regno Unito. Lo riportano le autorità sanitarie locali precisando che 5 pazienti, tutti cittadini cinesi sbarcati in questi giorni in aereo in Gran Bretagna da Wuhan, epicentro dell’infezione in Cina, sono ricoverati per controlli precauzionali in Scozia, fra Edimburgo e Glasgow; e uno in Irlanda del Nord, a Belfast. Al momento non vi è tuttavia nessuna conferma di contagio.
Ci sarebbe un caso sospetto anche in Francia a causa di una donna cinese, proveniente dalla città di Wuhan e arrivata ieri, mercoledì 22 gennaio, su territorio francese con sintomi di “febbre e tosse”. Lo riferisce il sito online del quotidiano Le Figaro citando una dichiarazione dell’ambasciata cinese in Francia che ha dato l’allarme. La ministra della Salute francese, Agnès Buzyn, ha dichiarato però che “nessun caso sospetto” è stato al momento accertato. “Due casi sono stati esaminati – ha precisato la ministra parlando con i giornalisti – ma si sono rivelati negativi”.
L’Ambasciata di Cina in Francia ha riferito in una nota di aver ricevuto “chiamate e mail da diversi cittadini cinesi, che segnalavano che una donna originaria dalla città di Wuhan aveva scritto sul proprio account Wechat di avere sintomi di febbre e tosse, di aver preso degli antipiretici e di essere riuscita a passare il controlli all’aeroporto, riuscendo a entrare in territorio francese”. Venuta a conoscenza di queste informazioni, l’Ambasciata di Pechino a Parigi, considerandole “di grande importanza”, ha “contattato la sera del 22 gennaio la persona coinvolta, Madame Yan, chiedendole di chiamare rapidamente i servizi di emergenza per farsi prendere in carico”, conclude la nota. (fonte ANSA)