I Balcani preoccupano l'Italia per i nuovi picchi di coronavirus I Balcani preoccupano l'Italia per i nuovi picchi di coronavirus

Coronavirus, i Balcani preoccupano l’Italia: nuovi picchi di contagi. E Romania e Croazia sono Ue…

I Balcani preoccupano l’Italia. Dopo il caso del nuovo focolaio di coronavirus in Veneto arrivato dalla Serbia, a destare pensieri sono i nuovi picchi che si registrano in Paesi come la Romania, la Croazia e la Bulgaria. 

In generale tutti i Paesi dei Balcani sono alle prese con una nuova fase epidemica del Covid-19. E in molti casi i governi reintroducono provvedimenti e restrizioni già aboliti nelle scorse settimane.

I contagi da coronavirus nei Balcani

In Serbia nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 279, con il totale salito a 18.639. Altri 12 decessi hanno portato a 405 il numero delle vittime.

Cresce il numero dei pazienti in terapia intensiva con respiratore, che sono ad oggi 154, il numero più alto dall’inizio dell’epidemia lo scorso marzo.

Il presidente Aleksandar Vucic e la premier Ana Brnabic hanno moltiplicato gli appelli al rispetto delle norme di prevenzione, condannando le manifestazioni di protesta degli ultimi giorni che hanno portato nelle strade migliaia di persone.

Nella Macedonia del Nord, dove mercoledì si vota per le elezioni parlamentari, i nuovi casi sono stati 88, per un totale di 8.197, le vittime sono in tutto 385, con altri tre decessi da ieri.

Altri 53 contagi si sono registrati in Croazia, dove dall’inizio dell’epidemia i casi sono stati 3.775, i morti 119.

In Montenegro, che aveva dichiarato la fine dell’epidemia il mese scorso, si sono avuti 66 nuovi contagi e un decesso, con i nuovi totali saliti a 963 e 15.

In Bosnia-Erzegovina si sono registrati 94 casi da ieri e quattro decessi. I totali sono ad oggi 6.764 e 225.

In Slovenia i contagi nelle 24 ore sono calati a otto (totale 1.849), con il numero delle vittime fermo a 111.

Il Paese balcanico più colpito resta la Romania, dove nelle 24 ore si sono avuti 413 contagi e 17 morti – complessivamente 32.948 e 1.901.  

Paesi Ue o Schengen

Il problema, o meglio, uno dei problemi, è che alcuni di questi Paesi, come la Romania, fanno parte dell’Unione europea o rientrano nell’area Schengen. Quindi un blocco di iniziativa solo italiana potrebbe provocare frizioni a Bruxelles.

L’ipotesi, comunque, è di rivedere eventualmente in futuro i parametri del ministero della Salute per stilare la lista dei Paesi da cui sono vietati gli ingressi in Italia. 

Al momento, ricorda Repubblica, i parametri sono tre: l’incidenza del coronavirus (scatta il divieto per chi ha più di 100 casi ogni 100mila abitanti), i rapporti con l’Italia (divieto per chi ha più di 30 casi ogni 100mila abitanti e scambi molto intensi con l’Italia), la qualità del sistema sanitario. E nella bozza del nuovo decreto Speranza è sparito il divieto di fiere e congressi… (Fonti: Ansa, Repubblica)

 

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