ROMA – Il mondo deve prepararsi a convincere con il coronavirus per mesi se non per alcuni anni.
Il Regno Unito e il mondo devono essere preparati a “convivere per molti mesi se non per alcuni anni” con il coronavirus, senza evidentemente un lockdown permanente, ma con alti e bassi nelle misure restrittive se non potrà sviluppato un vaccino efficace: prospettiva al momento non certa.
Lo ha sottolineato oggi, quindi lunedì 18 maggio, a Downing Street il professor Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer britannico.
L’allarme per una possibile seconda ondata.
Il professore ha poi ipotizzato fra l’altro “un elemento di stagionalità” del virus.
Un elemento, spiega Jonathan Van-Tam, che “in autunno” potrebbe preludere alla necessità d’introdurre nuovi “piani d’emergenza” per contenere i rischi di un secondo picco.
Capitolo riapertura delle scuole.
Sulla questione della riapertura delle scuole, che il governo di Boris Johnson ha evocato a partire dall’Inghilterra e dalle elementari a giugno, Van-Tam ha invece osservato che il tasso d’infezione nei bambini appare analogo agli adulti (inferiore solo tra i più piccoli), ma che risulta avvenire in forma mediamente “assai più blanda” nell’infanzia.
I bambini, ha detto il professore Van-Tam, “non sembrano essere un’elevata fonte di trasmissione” del virus. (Fonte: Ansa).