Coronavirus, protocollo ospedali in Svizzera: “Se mancano posti lasciate fuori gli anziani”

In Svizzera, dopo i nuovi casi di coronavirus, un protocollo per gli ospedali chiede di lasciare fuori gli anziani in caso di mancanza di posti

La Svizzera alle prese con una impennata di casi di coronavirus decide di lasciare fuori dagli ospedali i pazienti anziani in caso di mancanza di posti in terapia intensiva. 

Nella confederazione elvetica venerdì 23 ottobre ci sono stati 6.592 nuovi casi accertati. E si è così tornati a parlare del protocollo medico per affrontare un eventuale sovraffollamento delle terapie intensive.

Le norme prevedono che in caso di scarsità di posti il medico può decidere di non accogliere “persone che hanno un’età superiori agli 85 anni”. E anche le persone con un’età superiore ai 75 anni che presentino una di queste patologie: “cirrosi epatica”, insufficienza renale cronica stadio III, insufficienza cardiaca di classe NYHA superiore a 1 e sopravvivenza stimata a meno di 24 mesi”.

Il protocollo

Intitolato ‘Pandemia Covid-19: triage dei trattamenti di medicina intensiva in caso di scarsità di risorse’ il protocollo di otto pagine è stato pubblicato dall’Accademia svizzera delle scienze il 20 marzo scorso ma, come ricorda oggi La Stampa, di fatto non è mai stato applicato.

“A causa della rapidità di diffusione del coronavirus si è creata una situazione straordinaria. Questa determinerà un massiccio afflusso di pazienti negli ospedali per malattie acute”, si legge nell’introduzione. 

Nel protocollo si sottolinea: “Se le risorse a disposizione non sono sufficienti, occorre prendere decisioni di razionamento”.

Quindi, a pagina 5, la parte intitolata ‘Triage iniziale: criteri per il ricovero nei reparti di terapia intensiva’ . Qui c’è l’elenco dei criteri in base ai quali il medico dovrà decidere chi ricoverare in caso non ci siano abbastanza posti in terapia intensiva. (Fonte: Ansa)

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