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Coronavirus Scozia, 63enne sopravvive dopo 172 giorni in terapia intensiva

Un paziente britannico positivo al coronavirus è sopravvissuto a 172 giorni di ricovero in terapia intensiva.

Brian Mearns, 63 anni, ha lasciato il reparto del Western General di Edimburgo, Scozia, tra l’applauso di medici e infermieri.

Per ben quattro volte i familiari erano stati chiamati dall’ospedale affinché potessero dargli l’ultimo saluto.

I medici temevano che Mearns, dopo due polmoniti, avesse perso la battaglia e perciò avevano permesso alla moglie Gillian, 63 anni, alla figlia Leah, 37 anni, e Nicola, 33, di far visita al paziente.

Ma Brian, attaccato a un respiratore, sfidando qualsiasi probabilità di sopravvivere, dopo 172 giorni ce l’ha fatta ed è uscito dalla terapia intensiva.

Ricordando il calvario di sei mesi vissuto anche dalla famiglia, Leah ha detto: “È stato un inferno”.  

“Il virus ha attaccato gli organi, dai polmoni ai reni, davanti a sé ha ancora una lunga strada da percorrere per poter dire che è guarito. Non è ancora fuori pericolo”.

“Ma siamo tutti sollevati che sia ancora vivo, soprattutto dopo averlo quasi perso per sempre per quattro volte”.

Brian si era ammalato il 25 marzo. Era stanco, delirante e soffriva di mal di schiena, ma non aveva mai avuto una febbre eccessivamente alta.

I medici gli avevano diagnosticato un’infezione renale e prescritto degli antibiotici.

Gli è stato detto di andare in ospedale, dove si è recato il 28 marzo. Il giorno successivo è stato ricoverato in terapia intensiva.

Quando ha lasciato l’unità per essere trasferito in un altro reparto, lo staff dell’ospedale su Twitter ha scritto: “Dopo 172 giorni abbiamo salutato un paziente molto speciale. Auguriamo ogni bene a lui e alla sua famiglia. Tornerà presto a casa e rivedrà i suoi cani”. (Fonte: Sun).

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