Coronavirus, in Spagna oltre 35mila casi. Anziani morti nei loro letti nelle case di riposo

MADRID  –  Il coronavirus mette in ginocchio la Spagna. I casi confermati nel Paese iberico hanno superato quota 35mila, arrivando a 35.068, mentre i decessi sono 2.229. Le persone guarite sono 3.355. L’esercito spagnolo, sceso in campo per cercare di arginare l’epidemia, ha trovato in condizione di totale abbandono alcuni anziani pazienti ricoverati nelle case di riposo, persone a volte addirittura già morte ma lasciate nei letti.

A confermare le voci che erano circolate con insistenza è stato il ministro della Difesa, tanto che la magistratura ha aperto un’indagine.

L’esercito da giorni collabora e sta disinfettando le case di riposo ma i decessi aumentano, tanto che a Madrid si è deciso di utilizzare il Palazzo del Ghiaccio come obitorio.

Nel frattempo, però, il ministro della Difesa, Margarita Robles, ha dichiarato che il governo sarà “inflessibile nel controllare come vengono accuditi gli anziani” nelle case di riposo. “Nelle loro visite, i militari hanno trovato alcuni anziani completamente abbandonati, a volte addirittura morti nei letti”.

La Spagna è uno dei Paesi più colpiti dalla crisi: l’epidemia si sta estendo in maniera più rapida e amplia dell’Italia. A differenza dell’Italia, dove l’80 per cento delle vittime è concentrata in tre regioni, in Spagna c’è stato un rapido aumento di casi in aree che erano prima immuni.

La cifra dei decessi è a quota 2.182, letteralmente raddoppiati in soli tre giorni (venerdì erano a quota 1.000). Un ritmo, fa notare anche El Pais, che “neppure la Cina né l’Italia hanno mai raggiunto”. L’Italia ha infatti impiegato quattro giorni (e non tre) a duplicare i primi mille morti.

E lunedì è cominciato la seconda settimana di confinamento dei cittadini nel peggiore dei modi, con 462 vittime in appena 24 ore. (Fonti: Ansa, Agi, El Pais)

 

 

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