Coronavirus, positiva in Spagna la moglie del premier Pedro Sanchez

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2020 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, positiva in Spagna la moglie del premier Pedro Sanchez

Pedro Sanchez e la moglie Begona Gomez isolati in Spagna (Foto Ansa). Lei positiva al coronavirus

MADRID – Anche la moglie del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, Begoña Gómez, è risultata positiva al coronavirus. Lo riferiscono fonti del governo, assicurando che entrambi “stanno bene” e resteranno nel Palazzo della Moncloa a seguire gli sviluppi nel Paese dopo la dichiarazione di stato d’emergenza.

Nella nota si sottolinea che Begoña Gómez era stata sottoposta al test come “altre persone vicine al presidente del governo”. 

Nei giorni scorsi era risultata positiva al Covid-19 anche Irene Montero, ministra delle Pari Opportunità e compagna del leader di Podemos, Pablo Iglesias. Entrambi posti in isolamento.

Spagna blindata come Italia

Il governo di Madrid ha ordinato a tutti gli spagnoli di rimanere a casa. La decisione è giunta durante una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri in cui è stato proclamato lo stato di emergenza.

Nel giro delle ultime 24 ore sono stati più di 1.500 i nuovi casi, secondo l’ultimo bilancio. 189 i morti. Madrid, la più segnata dall’epidemia, è diventata una città fantasma e il sistema sanitario pubblico nella regione della capitale è sopraffatto dall’emergenza, con più pazienti dei letti disponibili. 

Gli spagnoli potranno uscire di casa solo per acquistare prodotti alimentari, farmaci o beni di prima necessità.

Si può uscire per andare a lavoro, assistere anziani o persone vulnerabili o per cause di forza maggiore. Sarà possibile tornare nel luogo di residenza abituale.

Il decreto entra in vigore lunedì. Lo stato di emergenza per la crisi coronavirus pone tutti i corpi di sicurezza, anche quelli locali come i Mossos catalani, sotto l’autorità del ministero dell’interno di Madrid, sottolineano i media spagnoli. 

Il governo potrà anche far ricorso all’esercito per far rispettare le nuove disposizioni e requisire beni di prima necessità se necessario. Rimangono chiuse scuole e università, oltre a qualsiasi luogo di svago, bar e ristoranti.

Aperti solo i negozi di prima necessità, dove gli ingressi verranno contingentati per rispettare le distanze di sicurezza. I datori di lavoro, sia pubblici che privati, sono obbligati a fare il possibile per passare al telelavoro.

Con le nuove disposizioni, il governo ha il potere d’interrompere la circolazione delle strade. Ma già da ora i trasporti pubblici dovranno ridurre l’offerta del 50%.

Fonte: Ansa