L’intervento della Corte di giustizia europea era stato richiesto dalla Commissione Ue, secondo cui la possibile collisione con autoveicoli avrebbe potuto provocare la scomparsa del felino, già nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) di cui restano circa 200 esemplari, prevalentemente nella Spagna meridionale.
All’inizio del XX secolo in Spagna e Portogallo, infatti, ce n’erano almeno ventimila esemplari, poi proprio l’ urbanizzazione, la caccia e soprattutto una malattia che colpisce i conigli, la principale preda dei felini, hanno causato un drastico calo di questi animali.
Tra il 2000 e l’ottobre 2004, due linci sono state ufficialmente dichiarate morte sulla strada messa sotto accusa dalla Commissione Ue. Ma secondo il Wwf, non meno di venti esemplari sono stati uccisi a causa della via, che le organizzazioni ambientaliste ritengono illegale e taglia il territorio di riproduzione dell’animale.
Di parere opposto la Corte di Giustizia europea, che ha fatto notare come i passaggi per la fauna siano stati costruiti, anche se “alcuni elementi del dossier sembrano indicare che la situazione nell’insieme del sito di Donana potrebbe non essere soddisfacente rispetto alle esigenze di conservazione della lince iberica”.