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Covid-19, in Europa aumentano i casi ma i morti sono limitati: le possibili spiegazioni

Covid-19, in Europa la seconda ondata non sta provocando una impennata di morti: aumentano i casi ma il numero delle vittime (per fortuna) resta basso

In Europa la seconda ondata di casi Covid-19, rispetto al picco della scorsa primavera non sta provocando un’impennata di decessi.

In Spagna, sebbene i casi siano saliti a quasi 15.000 al giorno, portando a un nuovo lockdown in alcune aree di Madrid, il numero di morti rimane relativamente basso rispetto al picco in primavera.

Giovedì scorso si sono verificati 240 decessi, decisamente inferiori ai 929 decessi giornalieri raggiunti a fine marzo, quando quotidianamente si registravano 9.000 casi.

In Francia lunedì sono stati segnalati altri 13.498 casi. Ma l’ultimo bilancio delle vittime nelle 24 ore – 154 venerdì scorso – è molto inferiore rispetto a metà aprile, quando si sono verificati 1.400 morti ma 5.500 casi confermati.

Il ruolo dei tamponi

La differenza può essere spiegata da un aumento di tamponi negli ultimi mesi, ma potrebbe anche essere un segno che il virus sta infettando principalmente persone più giovani e più sane che sopravvivono alla malattia.

La Svezia, che non ha imposto un lockdown, continua ad avere un tasso significativamente più basso di casi e morti per Covid-19.

Martedì scorso ha registrato il numero più basso di nuovi casi dal mese di marzo. Ad aprile, i decessi per Covid-19 in un solo giorno hanno raggiunto il picco di 115. Da alcuni giorni sono azzerati.

Negli ultimi due mesi le infezioni segnalate sono aumentate costantemente in gran parte dell’Europa, con più della metà dei paesi che hanno registrato un aumento di oltre il 10% nelle ultime due settimane. (Fonte: The Daily Mail)

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