Crimea, referendum su status regione anticipato al 30 marzo

Crimea, referendum su status regione anticipato al 30 marzo
Soldati russi in Crimea (Ap/LaPresse)

MOSCA – E’ stato anticipato dal 25 maggio al 30 marzo il referendum sullo status della Crimea: lo ha confermato il portavoce del premier filo russo della Crimea Serghei Aksenov. Mosca accelera verso l’eventuale annessione della russofona Crimea e aumenta il numero dei residenti con passaporto russo: il parlamento esaminerà la proposta di legge del partito di centro sinistra “Russia Giusta”, che facilita l’assorbimento di nuovi territori nel Paese: basterà un referendum, come quello già indetto in Crimea, senza trattati internazionali. La mossa virtualmente potrebbe essere estesa anche alle due regioni secessioniste della Georgia, Abkhazia e Ossezia del sud, già riconosciute da Mosca.

Il premier ucraino Arseni Iatseniuk intanto, ha ammonito anche sul rischio di un crollo della stagione turistica nella repubblica di Crimea se Mosca continuerà a tenere le sue truppe in quella penisola, i cui principali introiti arrivano proprio da questo settore. ”La presenza militare in Crimea ha danneggiato la reputazione della repubblica come uno delle migliori destinazioni”, ha sottolineato il capo del governo. ”Se per settimane la Russia continuerà a permettere al suo esercito armato di marciare nella repubblica, la nostra risposta è la seguente: la stagione turistica in Crimea fallirà, nessuno andrà lì dalla Russia, dalla Bielorussia o dall’Europa”, ha aggiunto.

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