Crisi, George Soros: "Colpa dei rinvii del governo tedesco"

ROMA – Una situazione che sta diventando ''intollerabile'', con le autorita' che cercano di ''prendere tempo'' e una ''crisi che sta raggiungendo l'apice''. A sostenerlo George Soros, il filosofo e imprenditore ungherese naturalizzato statunitense, analizzando lo stato di crisi dalle colonne de Il Sole 24 Ore.

Secondo Soros – che addebita il principio della crisi alla cancelliaria tedesca Angela Merkel quando all'ombra del fallimento della Lehman Brothers ''pretese che la garanzia contro ulteriori default fosse fornita non dalla Ue ma da ogni Stato membro separatamente'' – la Germania dovrebbe evitare il collasso dell'euro anche perche' sono stati ''i rinvii tedeschi ad aggravare la crisi greca e a causare il contagio che l'ha trasformata in una crisi esistenziale dell'Europa''.

Se cio' non avvenisse – scrive – ''Spagna e Italia finiranno inesorabilmente in programmi di salvataggio''. I governi dell'eurozona – spiega il filantropo ungherese – hanno ''intrapreso dei passi importanti'' ma ''evidentemente non hanno fatto abbastanza per rassicurare i mercati''.

I ministri europei – afferma riferendosi all'ultima riunione del 21 luglio scorso – ''hanno varato una serie di mezze misure''. Ed intanto ''iniezioni di liquidita' da parte della Bce sono l'unico modo per evitare che il prezzo dei titoli del Tesoro di vari Paesi europei collassi''.

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