Croazia-Vaticano, presidente Istria: "Santa Sede viola concordato"

ZAGABRIA – Sede sul risarcimento per il monastero benedettino in Istria ''e' di fatti un tentativo di alcuni ambienti politici ed ecclesiastici italiani che, usando l'autorita' del Santo Padre, vogliono arrivare a una revisione degli Accordi di Osimo''. Lo ha dichiarato il presidente della regione Istriana, Ivan Jakovcic, apertamente appoggiando il vescovo di Parenzo e Pola, Ivan Milovan, che due settimane fa si e' opposto alla decisione del Vaticano in base alla quale l'ex monastero di Dajla deve essere restituito ai benedettini di Praglia, vicino a Padova.

''Questo e' il vero merito di questa inaccettabile iniziativa'', ha aggiunto. I benedettini, secondo Jakovcic, sono stati gia' risarciti avendo ricevuto in base agli Accordi di Osimo 1,7 miliardi di vecchie lire e non hanno nessun titolo o diritto di essere risarciti una seconda volta.

Il politico istriano e' dell'opinione che ''il Vaticano abbia agito in modo unilaterale, violando di fatto i Concordati tra la Santa Sede e la Repubblica di Croazia''.

''Noi in Istria siamo molto preoccupati perche' se la questione dell'indennizzo si concludera' come vuole il Vaticano, si creara' un pericoloso precedente giuridico e allora non sara' solo la diocesi di Pola e Parenzo a dichiarare la bancarotta, ma c'e' d'aspettarsi decine di migliaia di simili domande di risarcimento per beni in Istria, Fiume e in Dalmazia'', ha concluso Jakovcic invitando le massime autorita' croate ad agire perche' cio' non accada.

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