David Fuller, Killer di ragazzine. David Fuller, abusa dei cadaveri che arrivano nell’obitorio dove lavora

David Fuller è il killer di Heathfield colpevole di aver ucciso due giovani ragazze e accusato di aver abusato di almeno cento cadaveri. Compreso quello di una ragazzina di appena 9 anni, nell’obitorio dell’ospedale dove lavorava. Fuller, 67 anni, ora ha ammesso di aver ucciso due donne e di averle violentate mentre stavano morendo. Lo riferisce Giampaolo Scacchi.

La storia di David Fuller

Secondo quanto riferisce il Sun, nel 1987 avrebbe picchiato a morte Wendy Knell e Caroline Pierce nei loro appartamenti nel Kent. Crimini che fanno parte dei cosiddetti Bedsit Murders. Più di 20 anni dopo, ha abusato di decine di donne adulte e ragazze decedute, nell’obitorio a cui aveva accesso poiché lavorava come elettricista nel 
Kent and Sussex Hospital in Tunbridge Wells, successivamente sostituito con il  Tunbridge Wells Hospital in Pembury, nel settembre 2011.  La vittima più giovane  aveva appena nove anni, mentre la più anziana ne aveva 100.

Fuller inizialmente si è dichiarato colpevole di omicidio colposo per ridotta capacità di intendere e di volere.  Ma a metà del processo, ha improvvisamente ammesso di aver ucciso le donne. Morirà dietro le sbarre. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di 51 reati, 44 di questi riguardano donne decedute. Tra le accuse figurano la penetrazione di cadavere, possesso si immagini pornografiche estreme.

I delitti del mostro del Kent

Il mostro è stato collegato agli omicidi di Wendy Knell e Caroline Pierce grazie alla determinazione di alcuni detective che hanno ripreso in mano il cold case e alle nuove tecniche investigative sul DNA. Il corpo di Wendy Knell, 25 anni, fu trovato la mattina del 23 giugno 1987. La donna era a letto con profonde ferite alla testa. Era stata strangolata e violentata dopo il decesso. Lo stesso anno, a novembre, scomparve la 20enne Caroline Pierce. I vicini raccontarono di averla sentita gridare. Il suo cadavere fu ritrovato nudo a metà dicembre nella diga St. Mary in the Marsh.

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