Diamanti e sangue. Naomi Campbell all’Aja come testimone per il processo Taylor

Pubblicato il 5 Agosto 2010 - 08:46 OLTRE 6 MESI FA

Naomi Campbell

Come a una prima cinematografica, tutto esaurito all’Aja, in Olanda, nell’aula per la sua deposizione davanti al tribunale speciale per la Sierra Leone (Tssl), oggi giovedì 5 agosto.

L’esordio della modella, tutta vestita di bianco in modo da fare risaltare ancor più l’ebano della sua pelle, non è stato glorioso. La Campbell ha riferito ai giudici  di avere ricevuto in regalo ”alcune piccole pietre sporche” ma di non sapere che venissero dall’ex presidente della Liberia Charles Taylor.

”Nel corso della notte, due uomini hanno bussato alla porta della mia camera e mi hanno consegnato un piccolo sacchetto dicendomi: ‘questo è un regalo per te”’, ha detto la Campbell rispondendo alle domande del procuratore Brenda Hollis.

”Ho ringraziato, messo il sacchetto sul comodino e sono tornata a dormire”, ha aggiunto, affermando di avere aperto solo la mattina dopo il sacchetto e di avere notato ”alcune pietre molto piccole che sembravano sporche”.

La Campbell ha detto di avere riferito l’episodio a colazione all’attrice Mia Farrow e alla sua ex agente Carole White ”e una delle due ha detto che il regalo di sicuro arrivava da Taylor”.

La Campbell ha risposto di non conoscere l’identità dei due uomini che hanno bussato alla sua porta: ”non so chi fossero, non si sono presentati. Erano due uomini neri”.

Ha poi insistito sul fatto che le pietre non le erano parse dei diamanti: ”Erano molto sporche, in genere i diamanti brillano”, ha detto.

La Campbell ha poi detto di avere regalato le ”piccole pietre sporche” a Jeremy Ractliffe che nel 1997 era responsabile della fondazione ‘Children Fund’ di Nelson Mandela: “Non le volevo tenere per me e le ho consegnate ad una persona che godeva della mia fiducia, impegnata a favore della fondazione dei bambini”.

La deposizione ruota attorno ad un ricevimento nel settembre del 1997 nella residenza dell’allora presidente sudafricano Nelson Mandela, alla quale erano presenti sia la Campbell che Taylor.

Il tribunale è alla ricerca di prove contro l’ex presidente della Liberia Charles Taylor, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità per la guerra civile nel paese africano che tra il 1991 e il 2001 ha provocato 120 mila morti.

La Campbell deve testimoniare  per la vicenda dei cosiddetti diamanti insanguinati, in quanto è stata chiamata in causa dall’accusa perché nel 1997, durante un viaggio in Sudafrica, ospite a cena da Nelson Mandela, avrebbe ricevuto in dono da Taylor un grosso diamante, tra quelli che vengono definiti ”insanguinati” perché utilizzati per acquistare le armi.

Dall’alba, decine di fotografi e cameramen si sono appostati davanti al Tribunale mentre all’interno i posti disponibili nella sala stampa sono già tutti occupati. La Campbell ha accettato di presentarsi al processo solo dopo che la Corte l’aveva minacciata di misure ritorsive (multa e giorni di carcere) se avesse continuato a rifiutarsi.

C’è voluto tantissimo prima di convincerla e lo si capisce perché resta difficile capire che uno, anche se dittatore sanguinario, sia disposto a regalare così, per la sua bella faccia, un diamante a una ragazza.

Infatti molti sospettano che comunque Naomi non sia per niente disposta a collaborare. Raccontano alcuni siti americani che prima di decidersi si è assicurata di non essere nè fotografata, nè filmata, chiedendo i privilegi normalmente concessi alle vittime di atrocità. Inoltre ha chiesto l’elenco dei nomi e degli indirizzi di ogni membro della giuria che saranno presenti. Tra mille difficoltà e reticenze è arrivato il giorno della sua testimonianza, prevista dalle 9 di giovedì, ma non è detto che si dimostrerà aperta a far venire realmente fuori la verità sui fatti su cui si indaga.

La ‘venere nera’ ha sempre negato pubblicamente di avere ricevuto diamanti da Taylor, ma potrebbe averlo fatto per paura. “Taylor è un uomo pericoloso, temo per la mia famiglia se vengo a testimoniare”, ha dichiarato la Campbell nei mesi scorsi per motivare il suo rifiuto di presentarsi al processo.

“Avrebbe preferito non esser coinvolta per nulla in questa questione, ma ha deciso di essere presente per aiutare la Corte”, ha spiegato oggi il suo avvocato Gideon Benaim.

“Ho letto su internet che lui avrebbe ucciso migliaia di persone”, ha detto la top model durante la deposizione, che è ancora in corso, per spiegare la sua paura. Sulle pietre ricevute la Campbell ha aggiunto: “A me non sembravano diamanti, erano molto sporche (…) Ho visto altri diamanti: ma in scatoline e molto brillanti”.

Sul numero delle pietre, la modella ha precisato: ”erano alcune: due o tre”. Per quanto riguarda i suoi legami con Taylor, la Campbell ha detto di averlo incontrato per la prima volta a quella cena in Sudafrica, su invito di Mandela, alla quale erano presenti anche l’attrice Mia Farrow, alla sua ex agente Carole White e a Quincy Jones.

”Durante la cena, c’è stata una conversazione normale, da tavola”, ha riferito. ”Non l’ho mai più incontrato”, ha poi aggiunto, precisando – su sollecitazione dei giudici – di non essere più stata ”in alcun modo” in contatto con Taylor. L’ha ringraziato per il regalo? le è stato chiesto. ”Non l’ho ringraziato, non sapevo come contattarlo, ma non ho preso neppure in considerazione di farlo”, ha risposto. La top model ha anche detto che per lei ”è normale ricevere molti regali”.