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Divorziata non incontra l’uomo dei sogni, fa causa ad agenzia di incontri

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Divorziata non incontra l’uomo dei sogni, fa causa ad agenzia di incontri

ROMA – A Londra, Tereza Burki ha citato in giudizio Seventy Thirty, un’agenzia di appuntamenti d’élite, 12.500 sterline la quota di iscrizione [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] per l’abbonamento gold, accusandoli di non averle fatto incontrare “l’uomo dei suoi sogni” divorziato, ricco e di successo, meglio se proprietario di più abitazioni, con cui fare un figlio.

Tereza Burki, 47 anni, vive a Belgravia, nel centro di Londra, divorziata e con tre figli, per conoscere l’uomo ideale si era rivolta a Seventy Thirty, un agenzia internazionale che attraverso un abbonamento fa incontrare i clienti con “imprenditori, uomini e donne d’affari, specialisti di hedge fund e chi proviene da ambienti ricchi e prestigiosi”.

La Burki sta facendo causa per riavere il denaro versato poiché sostiene che gli uomini non si siano mai materializzati, non è stata messa in contatto con nessuno di cui le era stato mostrato il profilo prima di pagare la quota d’iscrizione di 12.600 sterline e ciò ha provocato “angoscia, delusione e frustrazione”.

In tribunale la Burki ha detto che non “si dovrebbe promettere alle persone fragili, oltre i 40 anni, di far incontrare l’uomo dei loro sogni”, definendo l’agenzia una “truffa” online e quest’ultima ha denunciato la donna per diffamazione.

Susie Ambrose, la fondatrice, insiste che alla Burki sono stati proposti sei incontri, tutti con “uomini di successo nella fascia d’età che voleva, aperti ad avere figli” ma non è chiaro se li abbia mai visti di persona.

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