Gb, le “soldatesse” soffrono di disturbi mentali più dei colleghi uomini

Le soldatesse britanniche soffrono di disturbi mentali legati alle attività di guerra molto di più dei loro colleghi uomini.

La ricerca, pubblicata dall’Analytical Services and Advice (Dasa) del ministero della Difesa britannico e riportata dal quotidiano inglese Times, mostra che le donne ad avere questo tipo di disturbi, che vanno dalla depressione all’abuso di alcool e droga, sono oltre il doppio degli uomini, come conferma la percentuale di 7,6 per 1000 rispetto al 3,6 dei maschietti e gli ufficiali tendono a denunciare i disturbi meno dei loro colleghi di altri gradi.

Secondo i dati nell’ultimo trimestre del 2009 821 nuovi casi di disordini mentali sono stati diagnosticati all’interno delle forze armate. Un dato in aumento di 476 unità rispetto al trimestre precedente ma sostanzialmente uguale allo stesso periodo del 2008.

Ma non è tutto. Dallo studio è anche emerso che la percentuale relativa agli ufficiali che soffrirebbero di problemi di natura psicologica è sensibilmente più bassa rispetto a quella delle truppe (2,1 per 1000 contro 4,3), mentre i dati relativi all’esercito e alla RAF sono decisamente più alti di quelli della Marina (rispettivamente, 4,2 per 1000 e 4,4 per 1000 contro 2,7).

Il ministero della Difesa ha fatto notare che negli ultimi anni sono stati realizzati grandi passi avanti nel trattamento dei disturbi mentali delle truppe. Nella maggior parte dei casi si tratta di stress causato da episodi particolarmente traumatici (post-traumatic stress disorder). Ma non solo. Le forze armate, stando a quanto riferito dal ministero, si sono anche impegnate in una campagna di sensibilizzazione in modo che chi ha la necessità di chiedere aiuto non si senta ‘da meno’ rispetto ai colleghi che non ne hanno bisogno. Sono gli stessi soldati a ricevere un adeguato allenamento per essere in grado di capire chi mostra sintomi di disagio.

L’ impiego in zone di guerra non sembrerebbe avere troppa incidenza sui dati : stando alla ricerca, comparando il personale che è stato inviato in Iraq e in Afghanistan con quello che non ha mai affrontato missioni all’estero, non ci sarebbero differenze evidenti nel numero complessivo di disturbi mentali.

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