LONDRA – In una pubblica quanto controversa manifestazione di fiducia nei confronti di suo figlio, Elisabetta d’Inghilterra ha investito il principe Andrea della massima onorificenza per i “servizi personali” resi alla Regina, nominandolo Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Reale Vittoriano. Un vero e proprio “regalo”, da madre a figlio, che sembra non tener conto degli scandali di cui il duca di York è stato al centro nelle ultime settimane e che, anzi, pare essere una risposta alle dure critiche che lo hanno colpito.
Creato dalla regina Vittoria il 21 aprile 1896, l’Ordine Reale Vittoriano (RVO) è un ordine cavalleresco dinastico stabilito per ringraziare alla maniera dei re coloro che hanno servito il o la monarca con distinzione. A quanto pare, Andrea è uno di questi. Nonostante abbia ripetutamente frequentato un miliardario americano di nome Jeffrey Epstein, condannato a 18 mesi di carcere per pedofilia. E nonostante “Air Miles Andy” (come lo hanno soprannominato per la sua passione per il volo) sia stato fotografato con una delle “massaggiatrici” di Epstein che, per sua stessa ammissione, si prostituiva sia con il miliardario statunitense, sia con gli amici del suo pigmalione. Un piccolo particolare: Virginia Roberts, questo il nome della ragazza, all’epoca dei fatti era minorenne.
A scoraggiare la regina Elisabetta dall’insignire il terzogenito con l’onoreficenza di Cavaliere di Gran Croce, non sono bastate neanche le amicizie di Andrea con Tarek Kaituni, un contrabbandiere di armi libico condannato negli Stati Uniti per possesso di droga e per aver tentato di far entrare clandestinamente in Francia un fucile subacqueo. E neanche la vicinanza del duca di York con Gurbanguly Berdimuhammedow, il controverso presidente turkmeno accusato di non garantire un regime democratico nel proprio paese, o con dittatori del calibro dell’ex presidente tunisino Ben Ali e del libico Muammar Gheddafi.
Rappresentante per il commercio estero del Regno Unito, il principe Andrea era stato informato dell’onorificenza concessagli dalla madre il 19 febbraio scorso, giorno del suo 51esimo compleanno. La nomina a Cavaliere di Gran Croce, ha svelato una fonte al Daily Mail, è stata proprio un regalo di Elisabetta al suo secondo figlio maschio, per ringraziarlo del supporto che ha dato alla regina in questi anni e per il lavoro di ambasciatore che svolge (senza compensi) dal 2001.
Un regalo che arriva proprio in uno dei momenti di massima oscurità per la reputazione di Andrea (la stampa inglese si è più volte interrogata sull’opportunità per il duca di York di continuare a ricoprire il suo ruolo di rappresentante inglese) che si stava ripercuotendo sulla monarchia stessa, a pochi mesi dal matrimonio del secolo tra William e Kate. Anche perché, e forse non è un caso, se solitamente il sistema delle onorificenze è in mano al governo, grazie alle proposte ministeriali, entrare a far parte dell’Ordine Reale Vittoriano è un privilegio che può concedere solamente il sovrano. Un affare di famiglia, insomma.
Ad appartenere all’Ordine Reale Vittoriano, infatti, sono in genere membri della famiglia reale, i componenti delle famiglie reali straniere, agenti della Real Casa ed ex ambasciatori. Ad esempio, il fratello di Andrea, Edoardo, conte di Wessex e terzo maschio di Elisabetta, è stato nominato Cavaliere Comandante dell’RVO (il grado precedente a Cavaliere di Gran Croce), il 10 marzo scorso, giorno del suo 47esimo compleanno. Mentre sua moglie la contessa di Wessex, Sophie Rhys-Jones, è diventata una Dama di Gran Croce (l’equivalente femminile), solo l’anno scorso.
Tradizionalmente, i membri dell’Ordine si riuniscono ogni quattro anni nella cappella dei Savoia, nel centro di Londra, il 20 di giugno, giorno dell’incoronazione della regina Vittoria. La chiesetta, tuttavia, è troppo piccola per accogliere tutti i membri, che ora si incontrano nella cappella di Saint George del Castello di Windsor, lo stesso castello dove il Principe Andrea ha ricevuto la sua onorificenza.
Aldilà del fatto che diventare Cavaliere di Gran Croce dell’RVO non porta con sé particolari benefici, quel che ha scandalizzato la stampa inglese, soprattutto quella di destra, molto legata alla corona ma incapace di fare sconti ai vari componenrti della famiglia reale, oltre al già citato tempismo della regina Elisabetta (la notizia della nomina di Andrea è stata data giusto il giorno dopo dello scoppio dello scandalo Epstein), è il gesto in sé.
Era davvero necessario, si chiede il Daily Mail, onorare Andrew con una “medaglia macchiata”?