Ernest Simoni: “Io cardinale esorcista faccio riti al cellulare”

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Il cardinale Ernest Simoni e Papa Francesco

Novant’anni il prossimo mese di ottobre e una vita segnata da torture e prigionia a causa della fede: è Ernest Simoni, albanese, il prete che commosse Papa Francesco nel suo viaggio a Tirana e che ora è anche cardinale.

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L’unico, forse, o comunque tra i pochi porporati a praticare esorcismi. Nel 1963 fu arrestato dal regime comunista di Enver Hoxha, e tra le accuse figurava proprio quella di avere praticato un esorcismo su una donna. Da allora ha sempre continuato a scacciare il maligno dai corpi degli indemoniati. E oggi, con le richieste che gli arrivano da ogni angolo del mondo, finanche dall’Australia e dall’America, e l’età che avanza, si fa aiutare dalla tecnologia: “Faccio quattro-cinque esorcismi al giorno con il cellulare”. E a chi gli chiede come sia possibile, l’anziano risponde: “Non sono io a guarire la gente, è Gesù, io soltanto aiuto. Ce l’ha detto Lui: scacciate i demoni, guarite le persone. E io lo faccio”.

Simoni è da decenni autorizzato dalla Chiesa a fare queste preghiere di liberazione e avverte i giovani sacerdoti, oggi al corso di esorcismo all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum: “Tutti devono avere il documento del loro vescovo”. Niente esorcismi fai da te. Poi rivela: “Ho fatto esorcismi anche su musulmani. Mi conoscevano, me lo hanno chiesto. E li ho guariti perché è Gesù a guarire. Io sono una persona come tutti gli altri”.

Conversioni? “No, sono rimasti musulmani”, risponde lasciando intendere che non era quello il suo scopo. “In Albania sempre vado a benedire le case dei musulmani quando me lo chiedono” Quando pronuncia la preghiera di liberazione, anche via cellulare, usa “quella in latino di Leone XIII. Ho sempre fatto così” risponde a chi gli fa notare che il rito dell’esorcismo è stato nel frattempo cambiato.

“Quando comincio a pregare le persone saltano per aria. La medicina spirituale è la più grande. Si capisce quando c’è una malattia psichica, nervosa o la presenza di Satana”. E se gli chiedi quali siano i segni della possessione, l’anziano cardinale taglia corto: “Si capisce immediatamente”.

Paura durante questi riti? “No – risponde sicuro – perché c’è sempre la Madonna che mi aiuta”. Infine un sacerdote partecipante al corso sull’esorcismo a Roma ha chiesto al cardinale albanese un commento sulle parole attribuite al superiore dei Gesuiti, padre Arturo Sosa, secondo il quale il demonio non esisterebbe. Il card. Simoni pensa di non capire, chiede di ripetere la domanda, poi si lascia andare ad una risata: “Ma il diavolo fa davvero tutte le cattiverie del mondo”.

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