Gli F35 Lockheed? “Con il caldo non atterrano”: l’Italia ne vuole 90 per 12 mld

ROMA – I nuovi e costosi caccia della Lockheed Martin hanno un piccolo difetto: non sono in grado di atterrare con una temperatura calda, umida e caratterizzata da bassa pressione. Un difetto non da poco, eppure l’Italia ne ha ordinati 90 per una spesa complessiva di 12 miliardi di euro. I problemi dei nuovi caccia sono stati evidenziati in Gran Bretagna in un rapporto del National Audit Office, organismo parlamentare indipendente che monitora l’attività del governo. Ecco cosa spiega l’Huffington Post Italia:

Si tratta solo dell’ultimo di una lunga serie di punti deboli che vengono imputati al progetto. A marzo un rapporto del Pentagono aveva messo in evidenza altri difetti dei nuovi caccia. Il problema più grave, è scritto nel documento del Pentagono, riguarda la visibilità posteriore dell’F-35. Nei duelli aerei, infatti, il pilota non riuscirebbe a vedere nulla di chi o cosa gli vola dietro, e il pericolo di venire abbattuto sarebbe dunque gravissimo. Il display nel casco di volo, inoltre, non fornirebbe un orizzonte artificiale analogo a quello reale. Il radar in alcuni voli di collaudo si è mostrato incapace di avvistare e inquadrare bersagli, o addirittura si è spento.

Un’inchiesta di Presa Diretta, andata in onda il 3 febbraio scorso su RaiTre, metteva pesantemente in dubbio la convenienza e l’opportunità per l’Italia di continuare nel programma di acquisizione degli aerei. L’inchiesta metteva in luce molti problemi tecnici degli F35, il loro costo eccessivo (l’Italia spenderebbe 12 miliardi subito, e fino a 40 miliardi se si calcolano i costi di esercizio e di manutenzione nel corso dei prossimi anni), e il fatto che, proprio per queste ragioni, diversi altri paesi (Canada, Olanda, Australia e Turchia) hanno deciso di sospenderne l’acquisto.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie