PARIGI – Allarme nel centro di Parigi per un incendio divampato nel cantiere dei lavori in corso all’edificio delle Poste in Rue du Louvre. Proprio nel giorno di riapertura di caffè e bistrot.
Il rogo sarebbe scoppiato in seguito ad una fuga di gas nel cantiere. I pompieri della capitale francese invitano la cittadinanza ad evitare il settore tra Rue du Louvre e Rue Etienne Marcel.
Sul posto è stato dispiegato un ingente dispositivo di sicurezza. Chiusa, per motivi di sicurezza, anche la stazione Etienne Marcel sulla linea 4 della metropolitana.
“Attenzione. Impressionante incendio nel cantiere della Poste in rue du Louvre, a Parigi, verso Etienne Marcel”, scrive su Twitter il mini-sindaco di zona.
Parigi, oggi riaperti caffè e bistrot
Proprio oggi per i parigini è stata una giornata di festa, come nel resto della Francia. Dopo quasi tre mesi di confinamento, i francesi sono tornati a sorseggiare un caffè, un bicchiere di vino o una birra ai tavolini esterni di bar e bistrot.
Un rito liberatorio a cui anche qui per lungo tempo si è dovuto rinunciare dinanzi all’imperativo di fronteggiare il nemico invisibile.
“La riapertura di caffè, hotel e ristoranti segna il ritorno dei giorni felici! – ha detto il presidente Emmanuel Macron – Nessun dubbio che i francesi saranno presenti all’appuntamento per ritrovare questa parte dello spirito francese, della nostra cultura e del nostro art de vivre. In questi tempi difficili lo Stato continuerà a sostenere questo settore”, ha assicurato.
In tv, in radio, sui social è tutto un fiorire di reportage o testimonianze sul piacere della première gorgée, il primo sorso di petit noir (caffè), seduti en terrasse, vale a dire ai tavolini di bar, bistrot e brasserie.
Come in Italia, gli spazi sono stati riallestiti seguendo rigide norme di distanziamento sociale imposte dal governo, il che è una piccola rivoluzione per una città in cui nell’era pre-Covid lo spazio vitale tra un cliente e l’altro era ridotto ai minimi termini, se non inesistente.
Seduta da Chez Prune, caffè ormai evergreen del Canal-Saint-Martin, Charlotte, 30 anni, dice di aver messo la sveglia “solo per questo” dopo aver scontato settimane di confino in un mini-appartamento, senza balcone né spazi esterni.
Una situazione simile a quella vissuta da tanti suoi concittadini di una delle metropoli più affollate al mondo, con i prezzi dell’immobiliare alle stelle e la stragrande maggioranza delle popolazione residente in piccole abitazioni spesso non superiori ai 30-40 metri quadri. (Fonte: Ansa).