FATIMA – Francisco e Giacinta Marto, i due pastorelli che hanno visto la Madonna a Fatima, sono diventati santi: papa Francesco ha infatti letto la formula canonica che li iscrive nel registro dei santi. Lo ha fatto nella messa davanti al santuario che ricorda le apparizioni cominciate il 13 maggio del 1919, delle quali beneficiò anche la cugina Lucia. I due piccoli veggenti erano stati beatificati da papa Wojtyla, qui a Fatima, il 13 maggio del Duemila. Di Lucia, morta nel 2010, è in corso il processo di beatificazione. Il viaggio del Papa a Fatima è stata anche occasione per ritornare sul presunto “quarto segreto”, del quale tanto si scrive (qualcuno dice che addirittura Ratzinger sia convinto ci sia) e dal quale il Vaticano ha deciso di smarcarsi ufficialmente.
I due pastorelli furono beatificati da Giovanni Paolo II nel 2000, quando fu svelato il terzo segreto, che riguardava le persecuzioni subite dalla Chiesa nel ‘900 e in particolare l’attentato del 13 maggio 1981 compiuto da Alì Agca, quando, come disse lo stesso Papa polacco, “una mano deviò il colpo”, quella della Vergine. Ma sui giornali si parla del cosiddetto “quarto segreto di Fatima”. Quello di cui l’autorità ecclesiastica ha parecchie volte smentito l’esistenza: fu il primo Ratzinger nel 2000, lunedì scorso Angelo Amato è stato l’ultimo: sì, il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il capo cioè del dicastero direttamente interessato al viaggio papale a motivo della canonizzazione.
“Si è tanto speculato, e forse si continua a speculare sui segreti di Fatima, ma sono speculazioni inutili, perché quello che Fatima voleva dirci lo ha detto chiaramente, pubblicamente”. Lo sottolinea il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, alla vigilia della partenza di Francesco per il diciannovesimo viaggio internazionale, che ha per tema: ‘Con Maria, pellegrino nella speranza e nella pace’. Il porporato risponde – in dichiarazioni diffuse dalla Segreteria per la comunicazione – alle ricorrenti voci su un presunto quarto segreto di Fatima, che ambienti conservatori tentano di utilizzare agitandolo contro la Riforma di Papa Francesco.
Secondo Parolin, “il messaggio di Fatima è il messaggio centrale del cristianesimo, quello che stiamo vivendo soprattutto in questo periodo pasquale, cioè l’annuncio che Gesù è risorto, è vivo, è il Signore della storia”. Dunque “il messaggio profetico di Fátima e il messaggio profetico della Chiesa, che, in un certo senso, coincidono” e se anche “Francesco e Giacinta appartengono a un certo tempo, a una certa epoca, con il suo modo di esprimersi, il suo linguaggio e gli strumenti che allora si utilizzavano”, resta attuale “la capacità di questi due bambini, nella loro semplicità, di andare al cuore del Vangelo”. Infatti, “i due bambini hanno fatto proprio questo messaggio e adesso ce lo propongono con l’autorevolezza della loro santità che la Chiesa riconosce di fronte al mondo”.