E’ la concorrenza il ‘problema’ che ha scatenato una guerra sotterranea tra le compagnie ferroviarie di Italia, Francia e Germania. Già, perchè la concorrenza di solito porta vantaggi al viaggiatore, che può scegliere tra più compagnie e quindi diverse tipologie di servizi e prezzi. Un po’ meno alle aziende che necessariamente devono rivedere strategie, offerte e prezzi. Per questo i 3 gruppi in questione si starebbero accusando a vicenda di protezionismo, proprio per disincentivare la concorrenza nata dalla liberalizzazione di 6 mesi fa. “Dopo sei mesi dalla liberalizzazione si avvelena la battaglia ferroviaria in Europa”, questa la tesi del quotidiano francese Le Monde che dedica un articolo alla ‘guerra’ tra le compagnie ferroviarie di Italia (Trenitalia), Francia (Sncf) e Germania (Deutsche Bahn).
Insomma, per il quotidiano transalpino, i rapporti tra i grandi gruppi ferroviari dei tre Paesi più importanti dell’Europa continentale si vanno sempre più raffreddando: “Controversie con Trenitalia e voce grossa con Deutsche Bahn. Il tutto su uno sfondo di rivalità commerciali e accuse di protezionismo mascherato: i rapporti tra la Sncf e i suoi omologhi italiani e tedeschi si sono ormai inaciditi”. Motivo, spiega Le Monde, “la liberalizzazione del mercato ferroviario” che é diventata “una realtà giuridica dal 2010 e l’azienda pubblica (Sncf,ndr.) deve far fronte a una concorrenza sempre più dura nel contesto di un settore pubblico i cui campioni sono decisi ad uscire dalle loro basi nazionali”.