Finlandia entrerà nella Nato, la Russia avverte: “E’ una minaccia, pronti a contromisure militari”

Il presidente finlandese Sauli Niinisto, e la premier Sanna Marin, annunciano il loro sostegno all’entrata della Finlandia nella Nato. “Helsinki deve presentare domanda di adesione alla Nato con urgenza”, hanno affermato i due rappresentanti istituzionali in una nota congiunta. Una decisione che segna un cambio radicale per il Paese, da sempre neutrale, e maturata in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Anche il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, ha subito precisato che “l’adesione della Finlandia alla Nato avverrà senza intoppi e rapidamente”.

Finlandia nella Nato, Russia: “Pronti a contromisure militari”

Nel momento in cui la Finlandia entrerà nel Patto atlantico, la Russia si ritroverà con 1.300 km di territorio Nato in più al suo confine nord-ovest. Secondo il ministero degli Esteri di Mosca, il Cremlino “prenderà contromisure tecnico-militari e di altro tipo se la Finlandia aderirà alla Nato. Mentre per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, la risposta di Mosca “dipenderà dalla vicinanza delle infrastrutture dell’Alleanza ai confini russi. La Russia adotterà le necessarie misure per garantire la propria sicurezza”.  

Helsinki, precisa il ministero degli Esteri russo, “dovrebbe rendersi conto delle sue responsabilità e delle conseguenze di un possibile ingresso nella Nato”. “Persuadendo la Finlandia” ad aderire all’Alleanza, la Nato “punta a creare un nuovo fronte della minaccia militare alla Russia”.

Il cambio di rotta della Finlandia

“L’adesione alla Nato rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia”, riporta il quotidiano Helsingin Sanomat riferendo la storica decisione delle autorità locali. La dichiarazione dei vertici segue infatti i colpi di scena e le svolte della politica di sicurezza che hanno fatto seguito alla guerra in Ucraina, ribaltando la posizione dell’opinione pubblica. 

Anche la Svezia vuole entrare nella Nato

Anche la Svezia si muove per chiedere l’ingresso nella Nato: in base al calendario parlamentare, la mossa è prevista per lunedì 16 maggio, sempre in seguito a un ribaltamento dell’opinione pubblica svedese. In un tweet l’ex premier svedese Carl Bildt, alla guida del Paese dal 1991 al 1994, aveva anticipato “l’annuncio finlandese e aveva detto che subito dopo sarebbe seguita la Svezia”.

 

 

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