I vertici di France Telecom hanno deciso di congelare i licenziamenti fino al 31 ottobre. Le trattative con i sindacati prenderanno il via il 18 settembre.
La direzione dell’azienda transalpina ha quindi annunciato di voler «rafforzare la prevenzione contro i suicidi» con la formazione di 20.000 quadri che siano in grado di «individuare di eventuali segnali di debolezza» fra i dipendenti.
Ventidue dipendenti suicidi, dal febbraio 2008 ad oggi, non sono un record invidiabile. Dall’inizio dell’estate sono sei i lavoratori dell’azienda francese di telefonia che si sono suicidati.
L’annuncio della misura è arrivato dopo che un altro dipendente, si è colpito all’addome con un coltello nel corso di una riunione. L’uomo non è comunque in pericolo di vita. Il fatto è avvenuto nella sede di Troyes e al dipendente cinquantenne era appena stata comunicata una variazione di incarico.
«Aveva cominciato dal basso e aveva lavorato sodo per fare carriera – dicono i sindacati di categoria – Le pressioni sui dipendenti sono cresciute dopo la privatizzazione del gruppo, avvenuta nel 2004 e dopo la ristrutturazione aziendale del 2006 che ha portato a 22mila dimissioni “volontarie”».
A metà agosto i morti erano 20.
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