Francia, famiglia massacrata: una questione di soldi dietro all’esecuzione?

(LaPresse)

PARIGI – All’esecuzione sono sopravvissute solo le due bimbe, poi sono stati tutti massacrati e forse la mano omicida è quella dello zio. Una questione di soldi tra fratelli, stando ai sospetti, della polizia francese avrebbe scatenato l’ira dell’uomo che ora dovrà essere ascoltato dai magistrati dell’Alta Savoia che si occupano del caso.

La dinamica del massacro è da subito apparsa strana: Saad al-Hilli, 50 anni, nato a Baghdad, e la moglie Iqbal, di poco più giovane, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco insieme alla nonna, che aveva passaporto svedese. Tutti nella loro auto, mentre erano in vacanza in un camping. Una delle bimbe è rimasta per ore nascosta tra i cadaveri della mamma e della nonna.

Il procuratore Eric Maillaud ha spiegato: ”Sembra che ci fosse una disputa fra i due fratelli per motivi di denaro – ha detto Maillaud – è un’informazione che sembra seria, che arriva dalla polizia britannica. Il fratello dovrà essere interrogato molto a lungo ogni pista sarà eguita meticolosamente”.

Saad al-Hilli, il padre delle bimbe, sarebbe inoltre stato spiato dagli 007, secondo quanto riporta invece il Daily Mail, citando un vicino dell’ingegnere iracheno. Lo spionaggio dello Special Branch sarebbe iniziato nel 2003, all’inzio della guerra in Iraq: “Li vedevo che lo spiavano, a lui e al fratello”. Un altro vicino racconta che l’uomo gli aveva palesato la sua preoccupazione per il resto della famiglia rimasto in Iraq il giorno prima di partire per la Francia. L’uomo era proprietario, scrive ancora il Daily Mail, di una azienda di computer design fondata nel 2001, la SHTECH, e offriva la sua consulenza anche a una compagnia britannica di fotografie aeree.

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