Francia, licenziata per i ritardi del treno. Condannate le ferrovie

PARIGI – Le ferrovie francesi SNCF sono state condannate oggi dal tribunale di Parigi a versare 1.500 euro di ''risarcimento morale'' a una donna di 25 anni che, a causa dei ripetuti ritardi del treno che prendeva al mattino, ha perso il posto di lavoro a Lione.

Soazig Parassol, questo il nome della donna, chiedeva 45.000 euro di danni e interessi per i fatti, avvenuti nel giugno e luglio 2010. La ragazza era stata assunta in prova in uno studio legale come segretaria a tempo indeterminato ma si vide interrompere dopo alcuni giorni il contratto a causa dei ritardi continui del treno fra Lione, dove lavorava, e Amberieu, dove abitava, a circa 60 km di distanza.

Il tribunale ha ritenuto che i ritardi hanno fatto subire alla donna ''un problema personale, sotto forma di stress'' ma non ha accolto la richiesta di risarcimento della vittima ritenendo insussistenti le prove di un pregiudizio finanziario.

Non è la prima volta che le ferrovie francesi vengono condannate per dei ritardi, che ormai il tribunale ritiene violazioni di obblighi contrattuali contenuti nel biglietto del treno. Ogni anno, ha detto il legale delle ferrovie, Michel Bertin, le SNCF vengono denunciate in 30-35 vicende simili su un totale di un miliardo e mezzo di viaggiatori trasportati.

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