Francia, al via la risoluzione che rende la prostituzione un reato

PARIGI – L’Assemblea Nazionale francese ha votato una risoluzione per rendere reato la prostituzione. Dopo l’abolizione dei bordelli voluta da De Gaulle nel 1946, una nuova ondata di proibizionismo si fa spazio in Francia. E non tutti sono d’accordo. I sondaggi indicano che il 70% dei francesi è anzi a favore della legalizzazione della prostituzione e il 63% è contro la nuova legge.

Allo studio ci sarebbero multe per i clienti fino a 3750 euro e due mesi di carcere. I sostenitori della legge sostengono che 9 su 10 delle persone che vendono le proprie prestazioni sessuali sono vittime della tratta delle bianche e che l’80% va quindi a rimpinguare le casse del crimine organizzato. Tuttora in Francia si prostituiscono circa 20 mila persone l’anno per un giro d’affari di 3 miliardi di euro e da anni la pressione proibizionista del femminismo di sinistra si incontra con quella di destra, attenta all’ordine e al rigore.

Un’iniziativa bipartisan, dunque, che  come dimentica di avere nel cuore di Parigi uno tra i quartieri a luci rosse più famosi al mondo – Rue Pigalle – procede in parlamento. Dovrà venire poi l’approvazione dell’Assemblea Nazionale e quella del Senato.

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