Francia, retate contro islamici radicali “non legate alla strage di Tolosa”

PARIGI – Non sono ''direttamente collegati'' all'inchiesta sui delitti di Mohamed Merah, il killer di Tolosa, la ventina di arresti compiuti all'alba dalla polizia francese in ambienti vicini agli islamici radicali in Francia: lo ha spiegato una fonte dell'inchiesta legata alle uccisioni del para' a Montauban e all'assalto alla scuola di Tolosa.

Secondo le stesse fonti, le retate nelle banlieue di Tolosa, Nantes, Marsiglia e Nizza hanno avuto come obiettivo lo ''smantellamento di organizzazioni''. Dopo la morte di Merah, il 22 marzo, il presidente Nicolas Sarkozy aveva chiesto alla polizia di procedere alla ''valutazione'' della pericolosita' di persone note per avere legami o simpatie con l'Islam piu' radicale.

Il procuratore di Parigi, Francois Molins, aveva da parte sua precisato che le indagini avrebbero ''riguardato la ricerca di qualsiasi complicita'''. La vasta operazione di oggi, condotta dagli uomini dei servizi interni (Dcri) con l'appoggio di polizia e teste di cuoio dei Raid e' ancora in corso al Mirail, la banlieue piu' difficile di Tolosa. A Nantes l'intervento si e' concentrato su un capannone di Coueron, in periferia, sospettato di essere utilizzato da dirigenti del disciolto gruppo Forsane Alizza.

Ieri, dopo una serie di polemiche e incertezze, si sono svolti molto brevemente i funerali di Merah, sepolto nel cimitero di Cornebarrieu alla periferia di Tolosa, alla presenza di una trentina di giovani del quartiere del killer e in assenza dei familiari.

Secondo Abdalla Zekri, consigliere del rettore della Grande Moschea di Parigi, che organizzava le esequie, fra i giovani che partecipavano alla cerimonia ''ce ne erano alcuni corretti, altri, quattro o cinque, sarebbero stati dei 'salafisti' che volevano gridare 'Allah e' grande''.

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