ROMA, 17 AGO – In una grotta marina nel sud est della Francia e' stato scoperto l'osso frontale di un giovane Homo erectus vissuto 170.000 anni fa. L'importante scoperta, annunciata oggi, e' stata fatta domenica scorsa a Lazaret, vicino Nizza, in un sito che viene pazientemente studiato ed esplorato da 50 anni dagli scienziati. L'osso apparterrebbe a un cacciatore nomade della Costa Azzurra che al momento della morte ''aveva meno di 25 anni, a giudicare dalle suture dentellate dell'osso frontale, che non sono ancora saldate'', ha spiegato il paleontologo Marie-Antoinette de Lumley.
Secondo la paleontologa, quello ritrovato sarebbe uno degli ultimi Homo erectus vissuti e potrebbe rivelare indizi importanti per la comprensione della progressiva evoluzione verso il suo successore, l'uomo di Neanderthal. ''Con questa fronte, piuttosto bassa e piuttosto piatta, si vede l'aspetto della parte superiore del viso – rileva la paleontologa, sottolineano la rarita' della scoperta, fatta da un gruppo di studenti che partecipavano a una spedizione estiva. Nessun scheletro completo di Homo erectus e' mai stato ritrovato, anche a causa del fatto che le sepolture non erano ancora praticate. Per ora l'osso frontale e' ancora appeso a testa in giu' sul pavimento della grotta e per poterlo estrarre, e vedere la sua parte frontale, si dovra' aspettare qualche giorno affinche' si asciughi. ''Si tratta di un sito straordinario'' ha aggiunto Henry de Lumley, che dirige gli scavi a Lazaret fin dal loro inizio nel 1961. In 50 anni sono stati pazientemente raschiati dal suolo quasi due metri e mezzo di terra, estraendo ed etichettando oltre 40.000 reperti preistorici.