I bambini e gli adolescenti di Francia hanno un nuovo modo per guadagnarsi qualche soldo: basta con faticosi lavoretti pagati male o stanze messe in ordine per avere diritto ad una modesta paghetta.
Adesso per far fronte alle piccole spese ti viene incontro la scuola, basta andarci. Tre istituti professionali di Créteil, centro di quasi 90 mila abitanti alle porte di Parigi, infatti, hanno iniziato un progetto che fa discutere: una “cassa comune” a disposizione degli studenti se, a fine anno, il numero delle assenze sarà sotto una certa soglia. Formalmente, ma la cosa non è chiara, da investire in «progetti educativi collettivi», concordati con gli insegnanti, come i viaggi d’istruzione, ovvero le gite. Ma c’è anche chi parla di soldi per gli “allievi meritevoli”.
Un progetto che verrà valutato, nei risultati, dal ministero competente e potrebbe essere esteso, nel 2010 a 70 classi per un totale di 2000 alunni.
Ma il gettone di presenza non piace ai genitori e trova critiche sia a destra che a sinistra. Nella migliore delle ipotesi le associazioni di genitori francesi lo definiscono «immorale». La Federazione dei consigli dei genitori , schierata a sinistra, ha affermato che il provvedimento è una «perversione». un’altra associazione di famiglie, la Peep, di destra, ha rincarato la dose, «non vogliamo che il denaro sia la leva per motivare gli studenti».