Francia, tassa “anti-obesità” sulla Coca Cola

foto Lapresse

PARIGI – Visto che Coca Cola e bibite zuccherine annesse fanno ingrassare, la Francia ha deciso di tassarle. L’incombenza di misure anti-obesità è solo la motivazione ufficiale del governo francese che, in tempo di crisi e di tripla A delle agenzie di rating, ha deciso di rastrellare qualche soldo in più.

Capofila della nuova tassa è il premier Francois Fillon che nella manovra per ridurre il deficit ha tirato in ballo anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, difendendo «l’aumento del prezzo delle bevande zuccherate il cui consumo incontrollato favorisce l’aumento di peso, in modo da incoraggiare i cittadini a ridurre il loro consumo».

La Coca Light e la Coca zero però saranno salve, visto che rientrano nella categoria bevande con educolranti e senza zuccheri aggiunti. Per ora oltre alla tassa per i super ricchi e all’aumento delle sigarette i francesi dovranno abituarsi a spendere di più pure per un sorso rinfrescante e dolce.

In un momento in cui Parigi ha bisogno di ridurre il deficit prova anche questa, vestendo la misura con un abito salutista: «Nel 1997 erano obesi l’8,5 per cento dei francesi oggi siamo ormai al 15%».

Il capo della Coca Cola Enterprise Tristan Farabet ha replicato: «Le bevande gassate rappresentano in media il 3,5% dell’apporto calorico quotidiano di un individuo: non è certo concentrandosi su quel 3,5% che si affronta seriamente la questione dell’eccesso di peso. Le ragioni di salute pubblica semplicemente non reggono».

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