FRANCIA, PARIGI – Alcune centinaia di taxi stanno bloccando da lunedi mattina le strade fra gli aeroporti di Roissy-Charles de Gaulle e di Orly e Parigi per protestare contro il servizio di taxi privati Uber.
Per disinnescare la tensione, il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet, ha annunciato che dal 1 gennaio il servizio di “ride sharing” on line importato dagli USA sarà vietato per legge.
“Non soltanto il servizio è illegale – ha detto Brandet alla tv i-Tel – ma per il consumatore c’è un reale pericolo”. Nonostante ciò, i tassisti protestano contro la decisione del tribunale di commercio, che venerdi scorso ha respinto il reclamo delle associazioni che chiedevano il divieto di Uber, servizio al quale si accede tramite una “app” sul cellulare.
La decisione è stata spiegata con il fatto che la legge che è stata votata dal governo per regolamentare il servizio di taxi entrerà in vigore soltanto nel 2015. Dalle 5 di lunedi mattina, alcune centinaia di taxi gialli bloccano le entrate e le uscite delle vie dirette dalla tangenziale della capitale, il “peripherique”, agli aeroporti.