Francia. A giudizio la ”vedova nera”, 53 ani, accusata di aver ucciso 3 mariti

Manuela Gonzalez con uno dei suoi ex-mariti
Manuela Gonzalez con uno dei suoi ex-mariti

FRANCIA, GRENOBLE – Soprannominata la “vedova nera”, una donna di 53 anni compare lunedi nel tribunale di Grenoble nel processo in cui è accusata dell’omicidio del suo ultimo marito, in circostanze che assomigliano molto alle intossicazioni subite da altri quattro suoi ex compagni, due dei quali sono morti. Il corpo carbonizzato di Daniel Cano, 58 anni, fu ritrovato il 31 ottobre 2008 nella sua auto bruciata, non lontano dalla sua casa di Villard-Bonot (nell’est della Francia). L’inchiesta concluse che si era trattato di un incendio doloso e le analisi tossicologiche riscontrarono la presenza di tre sonniferi nel sangue della vittima.

Si era inoltre appreso che la donna, Manuela Gonzalez, amante dei giochi d’azzardo, aveva contratto un prestito di 165 mila euro garantito dall’ipoteca della casa di famiglia e che le rate erano state pagate dall’assicurazione sulla vita del marito. Scavando nel passato della donna, gli inquirenti scoprirono quindi che altri quattro suoi compagni erano rimasti vittima di intossicazioni sospette. Due di loro furono ricoverati in gravi condizioni, altri due morirono. Nel 1983, il marito dell’epoca passò tre mesi in ospedale per una dose massiccia di ansiolitici. Nel 1984, l’amante gioielliere fu ricoverato in coma profondo dopo che Gonzalez gli aveva versato nel tè derivati della morfina.

La condannarono a due anni con la condizionale per avergli rubato in questo modo un assegno da 80 mila franchi. Nel 1989, un altro amante della donna morì asfissiato dal gas di scarico della sua auto accesa nel garage di casa. L’inchiesta si concluse con la tesi del suicidio. Infine nel 1991, il suo nuovo compagno morì anche lui asfissiato in uno sgabuzzino adiacente alla sua camera dopo un incendio nell’appartamento della coppia. Tre anni dopo venne riconosciuto il non luogo a procedere nei confronti di Manuela Gonzalez.

Il suo avvocato, Ronald Gallo, si oppone all’utilizzo del passato della cliente per stabilire la sua colpevolezza. “Questi fatti sono coperti o dalla prescrizione, o da un giudizio”, ha dichiarato. Riguardo alla morte del suo ultimo marito, Daniel Cano, “non ci sono prove, nemmeno testimoni diretti”, ha aggiunto il legale. Quinta di otto figli in una famiglia di origine spagnola, Manuela Gonzalez, istruttrice in un’autoscuola poi assistente alla materna, viene descritta come una donna “riservata e misteriosa” con una doppia personalità. Messa in custodia cautelare nel marzo 2010, rischia l’ergastolo. Il verdetto è atteso venerdì.

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