Francia, volo Rio-Parigi: rapporto denuncia errori piloti

PARIGI – Il rapporto dell'Ufficio francese di inchiesta sugli incidenti aerei (BEA) sul volo Air France Rio de Janeiro-Parigi, che precipito' nell'Oceano il 1/o giugno 2009 uccidendo 228 persone, individua una serie di errori dei piloti dell'Airbus.

Secondo il documento, i piloti non hanno reagito correttamente alla serie di guasti che si sono verificati negli ultimi minuti del volo, in particolare al gusto degli indicatori di velocita', al quale non erano formati, e alla perdita dell'assetto di volo.

Nel suo rapporto, pubblicato oggi, il Bea ha scritto piu' in dettaglio che i piloti del volo Rio-Parigi ''non hanno formalmente riconosciuto la situazione di stallo'' dell'aereo, che ne ha provocato la rapida perdita di quota. E questo anche se l'allarme di stallo e' suonato per 54 secondi.

Secondo gli esperti, incaricati di far luce sul dramma dell'Airbus che si inabisso' al largo del Brasile piu' di due anni fa, i piloti inoltre non hanno applicato la procedura necessaria per far fronte al guasto dei sensori Pitot, che si sono congelati fornendo dati sballati sulla velocita'. Il Bea precisa che i piloti ''non avevano ricevuto una formazione ad alta quota'' per poter rispondere a una situazione di questo tipo.

Negli ultimi istanti del volo il pilota piu' giovane, di una trentina d'anni, aveva preso i comandi, dopo che si era disattivato il pilota automatico. Gli inquirenti sottolineano anche che i ''compiti non erano stati divisi in modo esplicito'' nella cabina di controllo, dopo che il capitano aveva lasciato il cockpit per andare a riposarsi. Viene notato inoltre che nessun annuncio e' stato rivolto ai passeggeri mentre la situazione diventava piu' critica.

In un comunicato, la compagnia Air France ha reagito immediatamente alla pubblicazione del rapporto difendendo la ''professionalita''' dei suoi piloti e mettendo in causa invece l'affidabilita' dell'allarme di stallo dell'aereo che si sarebbe attivato e disattivato a piu' riprese. Cosa che, secondo Air France, avrebbe reso ''molto piu' complicata'' da parte dei piloti ''l'analisi della situazione''.

Il rapporto del Bea, il terzo dall'incidente che costo' la vita a 228 persone, si basa sulla lettura delle scatole nere dell'aereo, che erano state ripescate in mare nel mese di maggio scorso ancora funzionanti nonostante i 23 mesi passati in fondo all'Oceano Atlantico. Il documento contiene anche una serie di raccomandazioni per rendere i voli piu' sicuri.

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