G7. Bremmer, ”Vertice inutile, l’America è in ritirata”

Ian Bremmer
Ian Bremmer

GB, LONDRA – “Quello di Taormina è un G7 inutile, “ne uscirà ben poco” perché “partecipano sette Paesi che contano sempre meno. Con l’economia capitalista e la globalizzazione, era imminente l’emersione della potenza economica e geopolitica della Cina, lo smarrimento dell’Europa, il peso crescente della Russia, l’implosione del Medio Oriente, una riluttanza sempre più marcata degli Stati Uniti verso il resto del mondo, soprattutto per i valori che un tempo trasmetteva”.

Lo pensa Ian Bremmer, fondatore del think tank Eurasia Group. Trump, ha detto Bremmer alla Bbc, “ha segnato la fine della ‘Pax americana’. Gli Stati Uniti restano interventisti ma con un orizzonte dei propri interessi nazionali molto più ampio. L’America è sempre più unilateralista”. “Quando Trump chiede alla Nato di unirsi alla coalizione contro l’Isis è anche un modo per costringere gli alleati a spendere più soldi”.

”Gli altri membri dell’Alleanza lo sanno e sono riluttanti. Ecco perché Stoltenberg dice che la Nato può partecipare solo in un ruolo non militare. Anche sul clima sono tornati i dissapori. Altro esempio di divisioni forse insanabili”.

Nel futuro Bremmer intravede “tanti conflitti geopolitici in più. E se organizzazioni internazionali come Onu e Nato perdono sempre più peso e rispetto, l’instabilità si espanderà soprattutto in economia e sicurezza”.

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