Gareth Williams, la spia inglese trovata morta in un borsone col lucchetto. Nuovi dubbi, ma per la polizia non fu omicidio Gareth Williams, la spia inglese trovata morta in un borsone col lucchetto. Nuovi dubbi, ma per la polizia non fu omicidio

Gareth Williams, la spia inglese trovata morta in un borsone col lucchetto. Nuovi dubbi, ma per la polizia non fu omicidio

A distanza di 10 anni, grazie una nuova tecnologia che esamina il DNA,  potrebbe finalmente essere risolto il mistero sulla morte di Gareth Williams, la “spia trovata in un borsone”. 

Il sorprendente caso del 31enne agente dell’MI6 ha attirato l’attenzione mondiale e ha sconcertato gli esperti di crimini. 

A Londra, nel 2010, nell’appartamento di Williams, precisamente nella vasca bagno, il cadavere era stato trovato all’interno di un borsone, le cerniere chiuse con un lucchetto la cui chiave era sotto il corpo.

Gareth Williams e le indagini sulla morte della spia: “Incidente, non omicidio”

Nel 2013 la polizia di Londra, dopo aver concluso che la morte era dovuta “probabilmente a un incidente”, aveva chiuso il caso nonostante la famiglia di Williams pensasse a un omicidio e l’indagine avesse stabilito che poteva essere stato ucciso.

Lo stesso anno, il vice commissario Martin Hewitt aveva affermato che nell’appartamento in cui era morto Gareth erano stati rilevati circa 15 campioni di DNA.

Attualmente la polizia può utilizzare delle tecniche forensi e del DNA aggiornate. Nel database delle forze dell’ordine si sono aggiunte altre migliaia di persone.

Le stranezze in casa della spia Gareth Williams

Anthony Glees, esperto di intelligence e sicurezza presso l’University of Buckingham, al Sun ha dichiarato: “Se nell’appartamento verrà identificato il profilo del DNA di un’altra persona sarà una svolta significativa”.

Williams, che viveva da solo, era stato visto l’ultima volta il 15 agosto 2010. Una settimana dopo, la polizia era entrata nell’appartamento del servizio di sicurezza a Pimlico, a Londra, in seguito a una telefonata colleghi preoccupati perché non avevano contatti da cinque giorni.

I resti in decomposizione erano stati trovati in un borsone North Face rosso, chiuso con un lucchetto dall’esterno e lasciato nella vasca del bagno.

Non c’era alcun segno di effrazione, non sembrava esserci stata una lotta e sul corpo non erano presenti delle ferite. Il che ha portato gli esperti a credere che si fosse chiuso nel borsone di sua spontanea volontà o su indicazione di un’altra persona.

Sul bordo della vasca, sulla cerniera della borsa e sul lucchetto non c’erano impronte digitali, impronte del palmo o tracce del suo DNA, dunque qualcuno aveva  pulito il posto. La chiave del lucchetto era dentro la borsa, sotto il corpo di Williams.

In famiglia l’agente non parlava del suo lavoro ma quando settimane dopo non rispondeva al telefono, la sorella Ceri aveva contattato la polizia.

Gareth Williams, le voci su escort e droga

Secondo quanto riportato dal Sun circolavano voci secondo cui Williams pagava escort maschili e assumeva cocaina. E’ stato inoltre ipotizzato che guardasse siti online di bondage e fetish e foto di drag queen.

Nel suo appartamento la polizia aveva trovato make-up, parrucche, 26 paia di scarpe e abiti da donna di lusso custoditi in sei scatole nella camera degli ospiti.

Sulla morte dell’agente c’erano state delle ipotesi: un omicidio e un gioco sessuale andato storto. L’ex parlamentare Norman Baker in un’occasione aveva definito offensive le ipotesi che circolavano sulla morte della spia e detto: “L’MI6 sa cosa è successo in quella terribile notte di agosto, ma preferisce nasconderlo, annega la verità su un agente leale in un mare di fantasie sessuali e diffamazioni”.

I dubbi sulla morte della spia Gareth Williams

L’avvocato della famiglia Williams, Anthony O’Toole, ha insistito sul fatto che è stato “indubbiamente” assassinato. Nel corso dell’indagine un esperto aveva affermato che “anche Houdini avrebbe avuto difficoltà” a chiudersi dentro un borsone nel modo in cui è stato trovato l’agente.

Cinque anni dopo la sua morte era emerso che Williams aveva violato illegalmente dei dati segreti sull’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. E’ stato inoltre rivelato che nei giorni precedenti al decesso aveva effettuato e ricevuto pagamenti inspiegabili. 

Gestione cookie