Gatwick e Stoccarda: si teme un attentato nei cieli d’Europa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Dicembre 2018 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA
Gatwick e Stoccarda: si teme un attentato nei cieli d'europa

Gatwick e Stoccarda: si teme un attentato nei cieli d’europa

ROMA – Gatwick e Stoccarda: si teme un attentato nei cieli d’europa. L’aeroporto londinese è rimasto chiuso per oltre una giornata per la presenza di droni sulla zona di atterraggio. Poco dopo allerta terrorismo all’aeroporto tedesco dove è stato violato il sistema di sicurezza. Quattro ricercati stavano facendo foto allo scalo e si ritiene volessero preparare un attentato. Almeno uno di loro proviene dall’ambito dell’estremismo radicale islamico. Due dei ricercati, padre e figlio, erano stati già sorpresi dalla polizia francese a fotografare l’aeroporto parigino Charles de Gaulle. In seguito all’accaduto la polizia tedesca ha rafforzato massicciamente le misure di sicurezza all’aeroporto di Stoccarda e in altri 13 scali in Germania. Insomma, allerta terrorismo e attentato nei cieli d’Europa. 

A Londra si consiglia ai passeggeri di verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree prima di partire, anche perché nonostante lo scalo sia stato riaperto, sono prevedibili numerosi ritardi e cancellazioni. E tutto comunque dipende dalla possibile riapparizione dei droni. Rimane un mistero di chi fossero i droni e perché li stesse usando. Anche qui si pensa per scattare foto e fare riprese video.

L’aeroporto è stato chiuso mercoledì sera, intorno alle 22:00, dopo che erano stati avvistati due droni sopra la pista di atterraggio. Lo scalo ha riaperto brevemente durante la notte ma poi giovedì è rimasto chiuso per l’intera giornata, mentre i droni continuavano a riapparire, in una sorta di gioco di gatto e topo. Più di 120mila le persone che sono rimaste intrappolate mentre i droni venivano avvistati una cinquantina di volte.

Ad aiutare la polizia, che ha comunque parlato di “atto deliberato” per seminare il caos, è stata chiamato addirittura l’esercito. Secondo il Telegraph si è trattato di “guerriglieri ecologisti“. Chiunque sia rischia fino a cinque anni di carcere: la legge che regola l’uso dei droni è stata rafforzata proprio quest’anno nel Regno Unito e ne ha vietato l’uso entro un chilometro da un aeroporto e ad altitudini superiori ai 122 metri.